1. Il capufficio 1


    Data: 09/09/2022, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    Erano ormai mesi che vivevamo nell’angoscia che mio marito Luciano, 28 anni, direttore di sezione di una grande azienda, potesse di colpo trovarsi senza lavoro per via di una ristrutturazione in atto nei quadri; più volte gli avevo suggerito di usare il suo piccolo potere segreto, quello di essere il figlioccio prediletto di un discusso capo malavitoso, per farsi assicurare certezze e serenità, dal momento che quasi certamente, dietro la facciata ufficiale, gli interessi di don Cosimo erano enormi.
    
    Ma Luciano era un debole e il terrore di essere travolto da qualche accusa rivolta al padrino gli impediva di fare alcunché; molto più determinata e cinica di lui, io, Rosa, 25 anni sua moglie da cinque, non avrei esitato a fare qualunque cosa per allontanare dal piccolo benessere conquistato l’ombra del licenziamento minacciato; il mio lavoro di segretaria era ben poca cosa, se si fosse concretizzata la minaccia che lui perdesse il lavoro.
    
    Ne discutevamo, animatamente, anche il pomeriggio di quel giovedì che eravamo impegnati a partecipare alla festa sociale dei dipendenti, alla quale era risaputo che sarebbero stati presenti tutti i capi dell’azienda, compreso il suo capufficio, un uomo di qualche anno sotto la sessantina, piuttosto borioso ed arrogante, del quale in particolare si segnalava la tendenza a concupire tutte le donne che gli capitassero davanti.
    
    Avevo deciso, e ne avevo parlato a Luciano assai francamente, che mi sarei anche lasciata concupire se fosse ...
    ... valso ad allontanare l’ombra del licenziamento; naturalmente, lui mi diede della pazza e mi invitò a non dirle nemmeno per scherzo, certe cose; gli ribattei che non scherzavo e che, se lui si faceva pudore a rivolgersi al padrino, sarei stata abbastanza spudorata da fargli le corna, se necessario.
    
    Sapevo bene che la mia chioma rosso fiammante naturale era una calamita per tutti i maschi che mi ronzavano intorno; se si aggiungeva che ero abbastanza alta e costruita come dio comanda, con due cosce da sballo, un culo che era un’autentica calamita, un seno che scoppiava in qualunque vestito ed un viso da madonna del rinascimento con due occhi blu che incantavano, era chiaro che avrei avuto buon gioco a sedurre il suo capo e indurlo a considerare intoccabile mio marito.
    
    Entrai nel salone delle feste con questa determinata intenzione e lo adocchiai subito; mi ci volle un niente per agganciarlo e cominciare la mia opera di seduzione; in breve mi ero presentata e certamente gli era già chiara la mia intenzione segreta; con la stessa rapidità, fece in modo da trovarsi con me nel giardino adiacente, quando uscii per prendere aria; mi trovai abbracciata e con la bocca incollata alla sua prima ancora di essermene resa conto.
    
    Gli feci osservare che era pericoloso lasciarsi andare in quel posto; mi disse che era stato travolto dalla passione perché non aveva mai scopato una rossa e mi chiese se lo ero naturalmente; lo provocai dicendo che doveva constatare di persona; l’indomani ...
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