Il capufficio 1
Data: 09/09/2022,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... lavoravo solo di pomeriggio e sarei stata sola in casa tutta la mattina; si fece dare il recapito giusto per venirmi a trovare e riuscii a contenere lì le sue avances.
Quando tornammo a casa, ebbi per un momento la tentazione di parlarne apertamente a Luciano; tra l’altro, quando scopavamo, più volte si era accennato ad un terzo nel nostro rapporto ed avevo ricavato l’impressione che mio marito nascondesse una vena cuckold che gli avrebbe fatto accettare forse, per l’amore a me, di stare a guardare mentre mi facevo scopare da un bel maschio; non avevo mai provato a parlargliene, ma poteva essere l’occasione per sperimentare.
Comunque, decisi che per quella prima volta era meglio che non sapesse; se le cose avessero avuto uno sviluppo, gli avrei parlato e forse la sua natura di cornuto contento sarebbe emersa con chiarezza; quella sera non volle neppure scoparmi, perché la serata era stata buia, per lui; lo lasciai stare ma mi coccolavo già il piacere che avrei provato il giorno seguente a piantargli sulla fronte un bel paio di corna, oltretutto nel suo interesse, il che mi faceva sentire giustificata ed autorizzata.
Erano le dieci, quando lui mi bussò al citofono; lo feci salire e lo ricevetti in intimo, con una vestaglia di velo trasparente che non copriva per niente le mie grazie; notai immediatamente lo sguardo libidinoso che mi avvolse tutta; non perdemmo tempo e lo portai in camera mentre già si spogliava; il bacio che ci scambiammo, in piedi, accano al letto, ...
... conteneva tutte le premesse di una scopata epica; la patta gonfia mi piantò sulla figa un cazzo di notevole dimensione.
Mentre mi sfilava la vestaglia e il reggiseno, per lanciarsi sul mio seno e leccarlo tutto con una voracità animalesca, io gli toglievo la camicia e aprivo i pantaloni; quando li abbassai alle ginocchia, tirandomi dietro il boxer, ebbi la conferma di un cazzo di estremo interesse; quello di mio marito, per la verità, era allo stesso livello, forse anche più grosso; ma la situazione trasgressiva e la mia determinazione assegnarono a quella mazza un valore assai maggiore.
La sega con cui lo carezzai mentre lo baciavo con vorace voglia sulla bocca lo mandò in estasi e mi resi immediatamente conto che potevo dominarlo usando i preliminari con la perizia che Luciano apprezzava moltissimo; misi in atto tutti i miei talenti di amante e cominciai a roteargli in bocca la lingua facendolo eccitare a morte; sentivo dalle reazioni della mazza che gradiva moltissimo e che cercava di ricambiare infilandomi in figa fino a tre dita.
Quando mi sfilai lo slip e mi sedetti sul bordo del letto, gli chiesi ironica se si era convinto che ero una rossa naturale; lasciavo sempre un ciuffo sopra la figa perché risaltasse il colore naturale del mio pelo; per tutta risposta mi sbatté letteralmente supina sul letto e si precipitò a leccarmi; per una mezzoretta, urlai e godetti da morire mentre mi leccava devotamente le grandi e le piccole labbra, ma soprattutto mi succhiava il ...