Scopamico 2/3 - Consapevolezza
Data: 01/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti
... era darla via per il puro gusto di darla via, ok, ma condito dalla consapevolezza di essere, per lui, una spudorata mignotta. Era un piacere, interamente psicologico, anche quello. E molto intenso perché chi lo pensava era proprio lui, Felix. Non credo che con un altro sarebbe stato così forte. Non ne ero, non dico innamorata, ma neppure infatuata. Però l'idea di perderlo un po’ mi spaventava. Ok, spaventare forse è troppo, diciamo che mi dispiaceva.
Cominciammo così a frequentarci. Sono state poche le volte in cui ci siamo visti e non abbiamo fatto sesso. Tuttavia conoscendolo meglio ho anche imparato ad apprezzare altre sue qualità. Che era evidente dovessero esserci, altrimenti difficilmente mi sarei avvicinata a lui in quel modo. Evidentemente le avevo percepite.
Nel tempo conobbi anche i suoi compagni di appartamento, tre ragazzi. Con me erano tutti molto gentili e, direi, correttissimi. Ce n'era uno, gran bel figo peraltro, che nonostante non facesse proprio caldissimo girava per casa a torso nudo e con un paio di bermuda. Mi disse che pativa molto il riscaldamento e mi chiese il permesso di restare così: "Ma se ti do fastidio mi metto una maglietta". Non mi dava fastidio e, detto tra noi, era pure un bel vedere. Con loro cazzeggiavo volentieri, bevevamo e mangiavamo in tutta tranquillità, era un bel gruppo. E non avevo nessun tipo di imbarazzo quando Felix mi portava in camera sua, chiudeva la porta e scopavamo. Oddio, la prima volta sì, un po' di imbarazzo ce ...
... l'avevo. Lui se ne accorse, un po' dai miei modi e un po' perché cercavo di reprimere al massimo le mie emissioni sonore, mettendo persino la testa sotto il cuscino, qualche volta. Mi disse "guarda che qui nessuno si fa problemi né si scandalizza". Ci misi molto poco a capire che era assolutamente vero. Del resto, non è che gli altri se ne stessero con le mani in mano.
Una sera mi misi addosso una camicia di Felix per andare in bagno. Per pudore, naturalmente, ma anche perché mi faceva piacere indossare una cosa sua. Ero quasi arrivata alla fine del corridoio che la porta del bagno si aprì e ne uscì una ragazza. La vidi pochissimo, perché uscendo spense la luce. Era una brunetta con il carré e non molto alta, sicuramente più formosa della sottoscritta, non indossava nulla. Prima di pensare che probabilmente era carina pensai che non avevo sentito il rumore dello sciacquone, vabbè. Accorgendosi di me lasciò la porta socchiusa, ci incrociammo. "Ciao", "ciao". Tornai da Felix e gli raccontai dell'incontro. "Sarà Valeria, probabilmente è con Filippo". Complimenti a Valeria, mi dissi, poiché Filippo era il figaccione che girava a torso nudo. "Perché dici probabilmente?", "perché magari sta con Gigi, o magari con tutti e due". "Pensavo di essere io la troia...", commentai. Felix scoppiò a ridere e a me scattò l'istinto della competizione. Avrei voluto che mi leccasse, al bagno mi ero lavata con cura pensando a questo, ma rinunciai, sarebbe stato per un'altra volta. Gli salii sopra ...