Scopamico 2/3 - Consapevolezza
Data: 01/07/2018,
Categorie:
Etero
Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti
Quali sono le qualità che deve avere uno scopamico? Beh, mettiamola così: se quando state a letto ti concia proprio per le feste, la lancetta si sposta verso la dimensione “scopa”; se invece lo apprezzi di più per la simpatia, la disponibilità, una certa affinità d’animo, allora puoi dire senz’altro che la componente “amico” è quella più importante. Ok, scherzo, le cose sono più complicate di così. Ma solo fino a un certo punto. Non ho pudore ad ammettere che, per quanto mi riguarda, con il mio primo scopamico il fattore “sesso” fu decisivo. Anche se a questa scelta ci arrivai in modo non proprio lineare e, direi soprattutto, inatteso. Io credevo che stesse nascendo una storia e non solo perché avevamo scopato la notte prima. Va bene, va bene lo ammetto, anche perché avevamo scopato, ma non era il motivo principale. Era una cosa che avevo dentro, più che altro una sensazione. Anche per questo non rimasi particolarmente sorpresa nel leggere il messaggio con cui Felix mi proponeva di rivederci quella sera stessa. Non solo accettai, ma ricordo che pensai pure "chissà com'è stare insieme a uno che non è di Roma". Insomma, mi pareva chiaro che le cose stessero prendendo quella strada, la più classica. Non posso dire che fossi proprio determinata a percorrerla, ma nemmeno mi dispiaceva.
Non lo sapevo ancora, ma con Felix era praticamente impossibile organizzarsi un weekend. Di solito tornava a Fano. Non quella volta, però. Restammo d'accordo per una pizza in un locale ...
... abbastanza scalcinato. In seguito il nostro posto sarebbe stato piuttosto una trattoria, altrettanto scalcinata pure quella. Né la mia famiglia né la sua potevano dirsi in difficoltà economiche, tuttavia non è che avessimo le tasche piene di soldi. Io con i ragazzi ero anche abituata a scroccare, cosa che mi riusciva abbastanza bene, ma quella volta facemmo alla romana e ci dividemmo il conto.
Fuori dalla pizzeria mi baciò e mi disse "puoi dormire da me, se vuoi". Risposi semplicemente "ok". Che saremmo andati da lui a scopare lo davo per scontato, restarci a dormire meno, nonostante la mia logistica familiare quel fine settimana lo consentisse. Però ci contavo, avevo già dormito una volta con il mio ormai quasi ex ragazzo e mi sarebbe piaciuto ripetere l'esperienza. Lo dico? Ok, lo dico anche se si tratta di una cosa che può far sorridere: volevo giocare a fare la mogliettina-zoccola, quella che la mattina porta il caffè a letto e poi soggiace a ogni richiesta, magari proprio mentre lui beve il caffè. L’avevo fatto e mi ero divertita, ogni tanto per la verità mi ci diverto ancora.
Non era tardi, saremmo potuti andare da qualsiasi parte ma filammo diritti a casa sua con la voglia dentro ai jeans. In ascensore ci baciammo a lungo, praticamente pomiciammo anche molto dopo che la cabina si era fermata. Anche qualcosa di più di una pomiciata: mi aveva sbottonata e infilato la mano nelle mutandine, mi stava scopando con le dita, pensavo “cazzo, finisce che godo in ascensore”. Gli ...