1. Scopamico 2/3 - Consapevolezza


    Data: 01/07/2018, Categorie: Etero Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... sussurrai che volevo fargli un pompino, “anche qui dentro". In definitiva non gli avevo fatto ancora conoscere, se non sommariamente, la specialità della casa. Ma a parte quello, mi andava proprio e ci pensavo già quando eravamo in pizzeria. Mi rispose che era meglio entrare, però credo che se avessi insistito non avrebbe detto di no. Appena chiusa la porta glielo feci, cominciando con i giacconi ancora addosso. Ero decisa a farlo impazzire e ci riuscii. Da ogni sua reazione, prima durante e dopo, erano evidenti sia il piacere che la sorpresa. E per dimostrameli mi disse, esagerando, "così in camera non ci arrivo vivo". Gli concessi di riprendersi sul divano, quello della sera precedente, con una bottiglietta di birra in due. Ho dei ricordi assai vividi di quella serata, persino del rammarico di annegare nella birra il sapore del suo sperma, che non avrei voluto allontanare (il sapore è quello che è, naturalmente, ma mi eccita). Questo d’altra parte favorì i baci, e ce ne demmo molti. Non potevamo fare a meno di baciarci e di toccarci. Rotolammo comicamente sul pavimento, con le mani sotto i rispettivi maglioni, facendo cadere la bottiglietta e versando ciò che restava del suo contenuto. Mi spogliò lì per terra, quasi con rabbia. Mentre gli restituivo il favore, mi disse "andiamo di là, facciamo tutto". Gli risposi "sì, facciamo tutto" e ci andammo di corsa. Volevo assalirlo e distruggerlo e, al tempo stesso, volevo che mi assalisse e mi distruggesse lui. E come la sera ...
    ... precedente vinse lui. Sembrava quasi che volesse tenere il punto, punirmi per la mia intraprendenza. Io sapevo però che non era così, lo sentivo. Ci metteva semplicemente tutta la passione e la voglia che aveva dentro. E io quella passione e quella voglia volevo prendermele tutte. Mi lasciai andare, lo lasciai fare, e per la prima volta in assoluto compresi cosa volesse dire essere comandata a letto. Non pensavo che fosse proprio possibile una cosa del genere, non pensavo di potere essere ridotta in quel modo.
    
    Non immaginate scene sadomaso o cazzate di questo tipo, sto parlando del rapporto che si stabilisce tra i corpi e i cervelli di due persone. Difficile dire se lui fosse dom perché stava con me mentre non lo sarebbe stato con un’altra, o se invece io fossi sub con lui ma a un altro non avrei permesso di spadroneggiarmi così. Ma cosa conta? A parte il fatto che si tratta di categorie che mi hanno sempre fatto un po’ ridere quando la gente le prende troppo sul serio, la verità è che non avevo proprio idea di cosa stesse accadendo, seguivo l’istinto e sono convinta che lo facesse anche lui. Però ci piaceva eccome. Non si trattava solo di essere selvaggiamente scopata, si trattava di sentirsi posseduta completamente, anche quando si limitava a baciarmi i capezzoli o il collo, o la pancia, o quando mi accarezzava il viso muovendosi lentamente dentro di me. Perché quando dico possedere intendo che aveva il dominio del mio corpo e della mia mente. Sapevo che era così, e questa ...
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