1. Scopamico 2/3 - Consapevolezza


    Data: 01/07/2018, Categorie: Etero Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... naturalmente, "mi hai bombata per due giorni e adesso te ne esci che sei fidanzato?". Non glielo dissi, ma un po' ci rimasi di merda, ammetto. E lui dovette accorgersene perché cominciò a farmi le coccole.
    
    Ancora una volta non sapevo cosa pensare. Da una parte stavo consumando giorno dopo giorno la relazione con il mio ragazzo (anche in questo caso la faccenda era più complicata di così, ma lasciamo perdere), dall’altra le mie fantasticherie su una possibile storia con Felix si erano appena schiantate contro la sua confessione: era già “impegnato”. Non potevo andare né avanti né indietro, insomma.
    
    Nonostante mi avesse dato tutte le ragioni per essere ben disposta nei suoi confronti, ero insomma un po’ incazzata con lui. Per l’ipocrisia, più che altro. Che mi avesse usata per divertirsi non me ne fregava un cazzo, tra l’altro mi ero divertita anche io. E come ho avuto modo di dire, non era il tradimento a darmi fastidio: a parte quello con cui avevo scopato in macchina, in passato avevo messo bocca, letteralmente, su una discreta quantità di cazzi che altre ragazze consideravano proprietà privata. E il più delle volte lo sapevo perfettamente. Quindi non era quello il problema. Mi indispettiva aver preso un abbaglio, ecco, aver pensato di entrare con Felix in una storia “normale”, di mettermici insieme. D’accordo, avrei potuto pensarci. Pure lui, però, la botta di sincerità poteva farsela venire prima. Questione di amor proprio e di chiarezza, ho un ordine mentale che ha ...
    ... bisogno di chiarezza.
    
    Quando mi cercò qualche giorno dopo rimasi perciò sorpresa. Immaginavo che anche lui, come me, considerasse chiusa la vicenda. Invece manco per niente, le sue intenzioni erano chiarissime. E le mie, dopo una piccola indecisione, lo diventarono praticamente subito. Vi confesserò una cosa: quella mattina, dopo che lui mi aveva rivelato di essere fidanzato, ce ne facemmo un’altra, nonostante tutto. Non è che avessi detto a me stessa una cosa tipo “vabbè, chiudiamo in bellezza”, no. Eravamo più che altro arrapati l’una dell’altro. Fu una cosa lunghissima, esasperata e strillai come non avevo mai strillato. Tornai a casa che mi faceva male, imprecando contro la sfiga e pensando “Dio, come sono troia” anche con un certo compiacimento. In passato me l’ero già detto, eh? Me lo ero pure sentito dire, anzi, e avevo scoperto che in certe situazioni non mi dispiaceva né sentirmi troia né sentirmi dare della troia. Ma quella volta era diverso. Non so se fosse più il suo modo di farlo o più io che ci stavo prendendo gusto (considerate che in quanto a scopate ero una mezza neofita), però quando mi arrivò il suo invito pensai lucidamente “ma perché dovrei rinunciare?”. Fu rispondendo a quella domanda che entrai nel magico mondo degli scopamici. Di colpo e senza più tante menate. Vinse la voglia di farsi sbattere.
    
    Era in un certo senso un altro upgrade del sesso, un po' come quando si passa dall'entry level, una sega maldestra, a prenderlo in bocca. Stavolta invece ...
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