Paternità 1 - Racconti Erotici

Paternità 1

... slip e calze; cominciai a divorare letteralmente il suo sesso, passando la lingua a larghe spatolate su tutto, ano e vulva; la sentivo gemere dolcemente, silenziosamente, e quasi mi accanivo con l’intento di strapparle urla e frasi che indicassero un minimo d’amore; ma non emetteva suoni.

“Maledetto, lasciami girare e fatti guardare in viso mentre mi dai amore; non nasconderti dietro di me mentre mi porti nel tuo dannato paradiso; ti prego, Antonio, lasciami guardarti negli occhi e leggerci quello che so che provi … “

“La signora che scompare e si nasconde ora reclama chiarezza?”

“Stupido, non scompaio a caso e non mi nascondo per farti male; ti amo, lo capisci; e potevo difendermi dall’amore per te solo scappando; potevo evitare di restare imprigionata nel tuo amore possessivo e prepotente solo nascondendomi; ma tu, proprio perché sei prepotente, possessivo, arrogante, non riesci neanche a pensare che si possa amare diversamente da come vorresti tu.

Mi ero innamorata di te, più di quanto le mie capacità difensive potessero consentire per continuare ad essere libera e padrona di me stessa; mi stavi catturando nella rete della tua possessività di affetti, di certezze, di luoghi comuni; ed io rischiavo di rinunciare a me stessa, al mio essere leonessa brada nella savana per vivere ancella del tuo amore; ti amavo, ti amo ti amerò forse sempre; nessuno può darmi l’amore che mi hai dato e che mi stai dando tu.

A nessuno ho dato tanto amore; a tutti ho dato ...

... sesso, per combatterti, per impedirti di catturarmi; non voglio essere schiava di un ricatto sentimentale né di un ricatto biologico; io sono mia, il mio corpo è mio, il mio amore è mio, il mio figlio è mio; non ci sarà mai nessuno che possa accampare diritti sul mio cuore, sul mio corpo o su mio figlio; tu sei il più pericoloso perché mi sono innamorata di te; anche in questo momento ti sto dando e ti sto chiedendo amore.

Ma tu pretendi di più, sempre di più; e mi ricatti, leccandomi di spalle senza concedermi la dolcezza dei tuoi occhi mentre godo per te, con te; perché non cedi tu, almeno una volta, e mi ami come senti di volere, senza cercar di piegarmi alla tua concezione del’amore?”

“Insomma, chiedi amore e te lo do; se vuoi sesso, lo cerchi altrove; vuoi un figlio e ti fai ingravidare da uno qualsiasi; non rischi di rimanere arida e sola?”

“Non più; Antoine è la mia vita, il mio amore, la mia garanzia, il mio futuro; anche io, maledetto te, ho imparato ad amare possessivamente; ma lo faccio con una protesi di me che si è dolcemente staccata dal mio corpo e che curo come se ancora fosse legata a me dal cordone ombelicale; un giorno se ne andrà, lo so; e resterò da sola; quello sarà il momento che la leonessa andrà in cattività, in uno zoo o in un circo, e si arrenderà agli altri, a un domatore o alla folla.”

La lasciai girare, intanto; e fu di fronte a me bella come mai; la guardavo e, per la prima volta, la vedevo con tutto l’amore che non aveva mai detto; le ...