Iolanda
Data: 19/08/2022,
Categorie:
Racconti Erotici,
Lesbo
Sensazioni
Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu
... si china e si inginocchia e poi mette la sua bocca su quelle labbra, sento la sua lingua che mi entra delicata e poi corre su quel grillettino, che molte volte ho sfiorato, e ogni volta mi ha dato strani brividi di piacere. Ma ora lei insiste, me lo stringe piano tra i denti, mentre con la lingua lo stimola, lo sfrega, sempre più forte , sempre più decisa. Un calore che non avevo mai sentito si propaga per il basso ventre seguito da due o tre spasmi incontrollati. Devo gridare. Poi le gambe si fanno molli e scivolo verso il basso con lei che mi sorregge piano, e sempre continuando ad accarezzarmi con una mano mi bacia sulla bocca. E’ il primo orgasmo della mia vita. Mi sveglio che il sole è alto, e il rumore di un trattore riempie il silenzio della grossa aia. Guardo l’ora e mi prende un colpo. Le dieci del mattino. Poi mi accorgo che un braccio mi sta cingendo il collo, e girandomi la vedo, al mio fianco sotto alla coperta che ancora dorme tranquilla e rilassata. Mi accorgo di essere completamente nuda, e solo allora ricordo tutto quello che è successo, di come siamo finite nel mio letto, e degli altri due orgasmi che mi ha fatto provare, sempre baciandomi, prendendosi cura di me. Mi viene in mente che io a lei non ho procurato mai il piacere, e ora ho voglia di scoprire cosa si prova, baciare una donna, assaporare i suoi umori. Infilo la testa sotto alla coperta e mi dirigo tra le sue ...
... cosce. L’odore del suo sesso è pungente, durante la notte si deve essere bagnata, e la cosa mi fa impazzire. Affondo la bocca e la lingua, mentre con le mani le afferro i seni. Sento che si è svegliata, che muove il bacino, inizia ad accompagnare la mia leccata. La lecco e la bacio, le mordo le labbra e il grilletto non so per quanto tempo. Lei mugola, e poi ansima, mentre dalla sua fessura cola un liquidino dal sapore buono, un po’ acidulo, sembra yoghurt fermentato. All’improvviso caccia un grido, prima strozzato e poi più acuto, mentre un fiotto tiepido mi riempie la bocca e la sento sussultare, vedo i muscoli dell’addome che le si contraggono, e la osservo mentre gode. Emma si è trasferita qui da me. Dopo la morte del nonno avvenuta in tempi brevi e dolorosi, ne ha rilevato lo studio, e la nostra relazione ormai non è più un segreto per nessuno. Abbiamo lasciato passare qualche mese, ma poi quando ci siamo accorte che ormai tutti avevano capito, non aveva più nessun senso cercare di nasconderci. Già dopo quella prima mattina avevo notato gli sguardi maliziosi degli operai, sicuramente insospettiti dall’orario, e dal tenero bacio che videro scambiarci quando ci siamo salutate. E poi ogni giorno a pranzo e poi a cena, e poi sempre più spesso anche a dormire. So che siamo un po’ sulla bocca di tutti, ma questo poco ci importa, tanto si dovranno abituare, in fondo non facciamo nulla di male.