Iolanda
Data: 19/08/2022,
Categorie:
Racconti Erotici,
Lesbo
Sensazioni
Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu
... entrare nella stalla indossa appositi copri calzature, guanti, un lungo camice bianco di carta, una cuffia sui capelli e una mascherina. Cose che il nonno, legato ad una cultura veterinaria proveniente da un’altra generazione, di certo non faceva. Cosi la vedo entrare nella stalla, raggiungere la partoriente, e dopo averla tastata, accarezzata sul muso, infilarle un braccio nel retto, per controllare i feti, sentire a che punto siamo. La osservo incuriosita, notando la perizia e la conoscenza del mestiere, nonostante la poca pratica sul campo. Una certa esperienza me la sono fatta negli anni passati, quando molti controlli non erano obbligatori, e il veterinario si chiamava solo nei casi molto gravi, mentre in tutti gli altri ci si arrangiava io e mio marito, che ho assistito mentre si prodigava in decine di parti. Poi vado ad attenderla nello studiolo, dove arriva e mi porge un sacchetto con dentro il camice, i guanti, la cuffia, la mascherina e i copri calzari, da buttare nella spazzatura. Le offro un caffè, dalla macchinetta automatica che ho installato, e lo accetta volentieri. Sono l’ultimo “paziente” che ha visitato, e ha finito il giro, per cui quatto chiacchiere le farebbe volentieri. Parliamo un po’ e mi racconta la sua vita. Non ha un fidanzato, prima la laurea, mi ha confessato con un sorriso, e ora spera di sistemarsi qui in zona, e poi chissà, se troverà qualcuno bene, altrimenti sarà uguale. Le piace vedere una donna che manda avanti da sola un impresa cosi ...
... importante, anche se mi dice che il nonno le ha raccontato le circostanze poco fortunate che mi hanno costretta ad affrontare quella situazione. Inizio ad osservarla e mi sembra proprio carina, sempre più attraente, nonostante i jeans e la pesante felpa che indossa non siano per nulla femminili. All’improvviso mi dice che si è fatto tardi, che deve tornare allo studio, che nel pomeriggio è aperto per le visite ambulatoriali. Mi saluta e mentre mi porge la mano, si avvicina, e come fossimo vecchie amiche mi dà un bacio sulla guancia, dicendomi che potremmo anche darci del tu, come si fa con le amiche. Le dico certo, volentieri, sarebbe bello lo diventassimo. La mucca sta per partorire. Questa mattina Emma mi ha detto che ormai mancano poche ore, di stare attenta e di controllare, e di chiamarla che lei sarebbe corsa qui a qualunque ora, di non fare da sola, perché potrebbe essere molto rischioso, molto più per la mucca che per i vitellini. Per tutto il giorno abbiamo controllato, e non è successo nulla di particolare. Faccio un ultimo giro prima di andare a dormire, e la vedo coricata a terra , ha rotto le acque, e mi guarda con due occhi che chiedono aiuto. Chiamo immediatamente con il cellulare, e lei mi risponde in un attimo. Dopo un quarto d’ora la sento entrare nella stalla. E’ già tutta intabarrata, con il camicione e la mascherina. Ho già messo alcuni pentoloni di acqua a riscaldare, entrambe sappiamo cosa si dovrà fare. Tre ore dopo osserviamo due vitellini che stanno ...