Tarli 2 - Racconti Erotici

Tarli 2

... negli Appennini centrali; al massimo, recherai conforto con la fogna che hai per vagina a montanari che di sesso ne praticano solo masturbandosi; sarai una grande professoressa un’amante splendida ed una donna superiore ma solo per i caprai che popolano l‘Appennino; complimenti; hai avuto quel che cercavi e che meritavi.

Papà, bada che l’eco dello scandalo e dei riflessi che ha sulla reputazione tua, della famiglia e della suola, è elemento sufficiente a far pronunciare per direttissima la separazione legale; in un paio d’anni divorzi e vai a stare con la donna meravigliosa che ami e che ha affascinato tutti noi col suo garbo, col buonsenso, con l’educazione soprattutto, quella che a mia madre manca; non perdere altro tempo, presenta la domanda di separazione e fai venire Elena qui coi figli.”

“Elena?!? E’ lei quindi, la tua amante?”

“Ofelia, il termine lo usi per i caproni che ti montano; Elena è la mia donna, è l’amore mio, vero, pulito, esaltante, immenso, quello stesso che tu non hai saputo né riconoscere né vivere; non è l’amante di nessuno, almeno nel senso spregiativo che tu intendi. Cerca di non farti ammazzare prima di essere spedita via alla nuova destinazione; per anni ho sopportato; adesso che hai scavato il fondo del fondo del fondo tirandomi addosso tutto il fango che hai trovato potrei perdere la pazienza e fare cose di cui mi pentirei.”

“Aspetta, non prendere cappello; ho usato un termine corrente, forse improprio; ma non c’è niente di offensivo ...

... in un sostantivo cha è participio presente del verbo amare; non avevo intenzione di offendere; Nicki, mi rivolgo all’avvocato adesso; c’è qualcosa che si può fare per ridurre una condanna, meritata ma forse eccessiva per le mie colpe? Riesci per un attimo a scendere dallo scranno del giudice e dal posto di boia sul patibolo, per essere l’avvocato che si occupa, professionalmente almeno, della donna che lo ha partorito, prima di rendere la vagina una fogna?

Da una fogna nascono solo ratti; tu sei un uomo, degno quanto tuo padre di ammirazione; non sei un ratto; sei nato da un amore che era immenso e che solo dopo ho svergognato e sporcato; da uomo, da figlio, da avvocato, puoi aiutarmi?”

“No, mamma; non posso fare niente con le leggi vigenti; hai colpe gravissime che l’incursione della polizia ha reso imperdonabili; un mio collega ha previsto non meno di tre anni di ostracismo; quel periodo sarà utile a mio padre per divorziare; hai fatto piazza pulita del matrimonio e dell’amore; rischi di non poter più tornare ad insegnare qui, perché lo scandalo avrebbe un’eco assai lunga.”

Ermanno era stato ad ascoltare; quasi svegliandosi da un incubo, si attaccò al telefonino e fece varie chiamate; più volte gli sentirono affermare che la foto coi cinque addosso doveva sparire; minacciava, in caso contrario, l’intervento ‘del rosso’; si guardavano tutti sorpresi; solo il figlio Nicola sembrava aver capito; fece segno al cognato che lo invitò a parlare.

“Papà, se chiedi un ...