Tarli 2
Data: 08/08/2022,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
Ofelia, stizzita, si era allontanata con la scusa di andare in bagno; Bianca ne approfittò per chiedere al padre se a quella cena poteva farsi accompagnare dalla donna che amava; lui obiettò che non poteva decidere per lei; doveva sentirla e poi avrebbe fatto sapere; ma la figlia era coinvolta; lo sollecitò a parlarle subito, senza rivelare altarini; il padre le rimproverò bonariamente i capricci tanto simili a quelli di sua madre, ma digitò il numero.
“Ciao, amore; senti sto concordando coi figli una cena per sabato prossimo; vorrebbero incontrarti; te la senti di partecipare? … No, Ofelia è fuori discussione, non ci sarà, saremo io tu e i miei figli coi coniugi; d’accodo; in linea di massima è sì; qualora qualcosa dovesse impedirlo, sarà per un’altra volta … No, non puoi dire questo; conosco i tuoi figli e non li sento a disagio con me; non lo saranno i miei con te e non lo sarai tu con loro; sono in grado di capire cos’è l’amore, credimi! Io prenoto per sabato; attento che le signore saranno super eleganti; ti avviso perché non ti senta in difficoltà … Ciao amore!”
“Cavolo, papà; mio marito non mi ha fatto tante dichiarazioni d’amore neanche da fidanzati; tu coi tuoi annetti, ancora fai il ragazzino?”
“Bianca, posso solo dirti che non saresti nata senza queste dichiarazioni al mio primo grande amore … “
“Vi siete amati davvero tanto, da giovani? Chissà cosa le è capitato, per cadere così in basso … “
“Se lo sapessi, cercherei i rimedi; forse avrebbe bisogno ...
... di un periodo di analisi; ma sai bene che non si guarisce se non lo si decide; e lei preferisce sragionare … “
Dopo il pranzo che decretò la fine del rapporto anche con i figli, Ofelia si abbandonò sempre più alle sue vuote recriminazioni e, soprattutto, alle sue smanie di vendetta coi mezzi peggiori e più offensivi; accettò la corte di un personaggio ambiguo, famoso per avere organizzato festini trasformati in orgia che avevano destato grande impressione; le prime volte, si limitarono a copulare come una qualunque coppia; lui la portava in motel e pensioni equivoche e la possedeva con violenza brutale.
In poco tempo, si vide ridotta a slave di un mister possessivo, aggressivo e esigente; le sue fellazioni si fecero sempre più ardite e pericolose; più volte si ritrovò con l’ano e la vagina sanguinanti, perché, oltre ad avere una bella dotazione di più di venti centimetri, picchiava come un dannato e rigirava il fallo nel canale quasi a cercare ad ogni costo il modo e il punto per provocarle dolore, che serviva anche ad asservirla ulteriormente.
Una sera, forzando al massimo il limite di resistenza di lei, la condusse in una villa isolata; in una vasta sala con solo un grande letto al centro, trovò quattro individui assai nerboruti, forse camionisti o scaricatori, che la presero senza nessun garbo e se la passarono come un oggetto; a conclusione di serata, si trovò posseduta da cinque falli di grandi dimensioni tutti insieme dappertutto; mentre su uno si impalava, un ...