Una milf da film (parte 2 - il debutto di mamma)
Data: 30/01/2018,
Categorie:
Tabù
Autore: silvano1151, Fonte: xHamster
... al suo petto e giù nella zona inguinale, dove le mani smaltate di rosso stavano iniziando a masturbare, con incredibile lentezza, il pisello di G., mentre i loro occhi si incrociavano. Durò poco: mamma, già fradicia, si fiondò con la bocca per un lavoro orale, con la mano recatasi in basso a toccarsela, e ascoltando ogni singola volgarità di G. che la insultava e le teneva la testa con due mani. Io, nel frattempo, alla visione del pompino di mamma venni una seconda volta. Per dieci minuti la sua faccia fece su e giù sull’asta eretta di G. , i mugugni erano soffocati dalle spinte nette del ragazzo che ormai aveva in mano la situazione, e le ordinò di alzarsi, cosa che lei fece prontamente ripulendosi le labbra da un residuo di sborra. G. prese mamma per una coscia, si abbassò e iniziò a leccarle la patata, con colpi profondi e ripetuti che stimolavano i versi di mamma:
“Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii continua continua!! Ti prego fammi venire!!!”
E continuò a colpire le sue labbra aperte con la punta della lingua, allargandole leggermente con le dita.
Poco dopo tolse la lingua e iniziò a mettere dentro le dita: prima una, poi due e tre, spingendole brutalmente nella fica. Si abbracciarono e baciarono ancora, in maniera lussuriosa e quasi scoordinata: mamma lo fece rimanere in piedi contro la parete del vano, e toccandosi la sua quinta voluminosa si inginocchiò, facendo sparire il cazzo di G. tra il suo enorme seno. Il mio punto di vista era fantastico: vedevo lui da dietro e ...
... lei di fronte, godendo della scena dell’attrezzo che a tratti spariva, schiacciato dalle tette, e a tratti faceva su e giù, rasentando spesso la bocca di mamma, che alternava sguardi maiali a lui e occhiate provocanti a me, che imperturbabile fissavo la sua fantastica spagnoletta da dietro la finestra.
“Ti piacciono le mie tette?” chiese piano a G.
“Mi piace tutto di te, se tutte le 50enni fossero come te non guarderei più le mie coetanee!” rispose, fiondandosi poi sui capezzoli e leccandoli furiosamente. “Non mi reggo più, voglio sfondarti!”
“Accomodati caro…”
Mamma, in piedi, aveva alzato la gamba destra per favorire l’inserimento di G. che iniziò a penetrarla lentamente davanti, e poi progressivamente più veloce. Le spinte si facevano man mano più profonde, decise, violente, quasi a volerla spaccare, come uno stantuffo inarrestabile che possedeva la sua donna con le mani sul suo culo che a un certo punto sollevò, portandosela in braccio mentre la faceva godere.
“ooooooooooohhh oooooohhhh siiiiii!! Più forte più forte!!! Di piùùùùùù!!!!” urlava mamma, come non aveva fatto nel rapporto avuto con me; era evidente che il suo progetto, messo in atto, la divertiva parecchio. “siiiiiiiiii!!!!!! Aaaaaahhhhh”
E le spinte furiose continuarono per una decina buona di minuti.
“Signora non ce la faccio più!” supplicava G. , in procinto di venirle dentro.
“Dove credi di andare? Manca ancora qualcosa” obiettò lei, insaziabile.
Lo fece uscire da dentro di sé, e ...