La mia vita con lei – 3 – La rivelazione
Data: 24/07/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Incesti
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
... correre dietro a un fantasma con le sembianze di mia zia; mi ero quasi deciso a rimanere ancora, finchè non giunse una notizia come un fulmine a ciel sereno……..
“Nonna sta molto male” questo diceva l’SMS ricevuto da mia madre una mattina di ottobre; ho cercato di contattarla, ma non avevo fatto i conti con il segnale disastroso che c’era in casa di nonna, dove sicuramente erano tutti; ho mandato messaggi sia a mamma che alle zie sperando in una risposta che mi tranquillizzasse, ma niente; finchè alle dieci di sera mi squillò il cellulare e lessi il nome di zia Gabriella: “Pronto zia” ho risposto con il cuore in gola, e i singhiozzi che sentivo dall’altra parte mi hanno fatto gelare il sangue: “Amore di zia…… nonna se n’è andata ……” seguito da un pianto irrefrenabile; le ho detto alcune parole per confortarla, ma non so neanche se mi ha sentito, poi quando si è calmata sono riuscito a dirle: “Vengo giù con il primo aereo che trovo, Ti voglio bene” “Anche io ti voglio bene, da morire” mi ha risposto lei con la voce rotta.
Riuscii a partire da Londra all’ora di pranzo ed arrivai nel pomeriggio; Rodolfo e Roberto vennero a prendermi all’aeroporto, volevano portarmi subito da nonna, ma ho chiesto di passare a casa per prendere la mia macchina; avevo bisogno di distrarmi e per me guidare era la distrazione massima per eccellenza; arrivammo alla casa al tramonto e trovammo tutti nel grosso salone, con le mogli dei miei fratelli e dei miei cugini che passavano fra la gente ...
... offrendo qualcosa da mangiare; salutai tutti come una specie di automa e finalmente dopo dieci minuti riuscii ad entrare nella camera da letto dove avevano sistemato nonna; ho abbracciato fortissimo mia madre e le zie, e non mi vergogno a dire che ho abbracciato zia Gabriella molto più a lungo di mia madre e delle altre; del resto era uno straccio, con lunghe occhiaie e il viso sfatto; che dolore vederla così, nonna in confronto era un fiore e l’ho baciata sulla fronte gelida con le lacrime che mi scendevano sulle guance.
Avevo voglia di prendere zia e portarla un po’ fuori di li ma non osavo chiederglielo e ci sono rimasto quando è stata proprio lei a dirmi: “Ho bisogno d’aria, Riccardo mi accompagni un po’ fuori?” “L’hai capito finalmente, è da ieri che stai chiusa qui” le ha detto mia madre con tono un po’ materno; l’ho presa sottobraccio e siamo usciti dal retro evitando la folla del salone; aveva voglia di sfogarsi e anche io non desideravo altro che sentirla parlare e raccontare”.
“E’ successo tutto all’improvviso, l’altra sera stava bene, poi ieri mattina ho visto che non veniva a fare colazione e l’ho trovata a letto che ansimava; ho chiamato subito il dottore e mi ha subito detto che la situazione era molto seria; volevo portarla all’ospedale ma lei non ha voluto, voglio morire qui a casa mia continuava a ripetere; poi il dottore se n’è andato e stavo aspettando tua madre e le tue zie quando lei mi detto di avvicinarmi” le parole erano ogni tanto rotte da ...