1. Il barista


    Data: 23/07/2022, Categorie: Etero Autore: stinf, Fonte: Annunci69

    ... Sto fermo e non mi muovo”.
    
    _ “Se mi fai male è l’ultima volta che mi vedi, e adesso stai fermo che mi brucia” ma non gli ho detto di togliersi.
    
    Eravamo tutti e due lì fermi e ansimanti, a dire la verità quella cappella nel culo mi piaceva ma mi dava fastidio come si era comportato, poi il mio sfintere contro la mia volontà si è messo a contrarsi attorno al cazzo, lui sentendo quel movimento si è mosso leggermente, ma io l’ho spinto via e lui l’ha infilato nuovamente nella figa e ha ripreso a scoparmi lentamente rimettendo nuovamente il pollice nel mio ano ormai dilatato, poi mi ha sussurrato in un orecchio:
    
    _ “Me lo fai nuovamente mettere in culo?”
    
    Io non gli ho risposto, lo desideravo ma avevo un po’ paura il cazzo aveva una bella circonferenza, il cuore mi batteva forte, non avendo nessuna risposta ha sfilato il cazzo tutto bagnato dalla figa e ha nuovamente appoggiato la cappella sullo sfintere, io questa volta ho cercato di rilassarmi, lui ha spinto facendola entrate, e dopo una lunga pausa si è mosso lentamente penetrandomi ancora un po’, si è tolto nuovamente dal mio culo e mi ha nuovamente penetrata in figa, mi ha scopata per un minutino e poi è nuovamente tornato nel mio culo ormai dilatato e accogliente.
    
    Questa volta non si è fermato ma molto lentamente è entrato quasi tutto dentro di me, io non ho fatto resistenza, mi mancava il fiato, ho cercato di ...
    ... rilassarmi più che potevo, poi ho passato una mano in mezzo alle gambe e mi sono massaggiata il clitoride, lui avendo via libera con le mani mi ha allargato le natiche e ha affondato il cazzo nel mio intestino più che poteva, mi ha inculata dolcemente mentre io ho nuovamente iniziato a godere in un interminabile multi orgasmo, poi sentendomi godere mi ha presa brutalmente e più mi sentiva urlare di piacere, più lui affondava con forti colpi nel mio intestino, io ho poi passato le mani dietro tenendomi le natiche larghe, l’orgasmo è durato all’infinito finché ho sentito lo sperma nel mio intestino e Nicola che si accasciava sulla mia schiena esausto.
    
    Avevo goduto molto, ma avevo male al culo ed ero incazzata con lui, mi sono messa gonna e maglietta e mi sono fatta aprire la porta, me ne sono andata senza salutarlo lasciandolo lì sulla porta tutto nudo. Tornata a casa mi sono fatta una lunga doccia e poi sono andata a dormire. Il giorno dopo ho pensato a lungo su quello che era successo, avevo goduto come una cagna e mi era piaciuto anche prenderlo nel culo, ma quello che non sopporto è essere presa con la forza.
    
    Due giorni dopo, una mattina alle 8 e 30 sono tornata al bar a fare colazione, mi sono fatta servire un cappuccino e un croissant, Nicola me li ha portati al tavolo ma non ha potuto fermarsi a parlare perché il locale era pieno, io ho consumato e sono uscita senza pagare. 
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