Il barista
Data: 23/07/2022,
Categorie:
Etero
Autore: stinf, Fonte: Annunci69
CAPITOLO 33
Con Carmen ci siamo lasciate definitivamente, mi ero stufata di lei e delle sue bugie, mi ero ripromessa di dedicarmi di più agli uomini lasciando stare le donne per un po’, salvo fosse capitata qualche bella occasione, e nemmeno di andare al Valentino non mi andava più avevo rischiato troppo ed era troppo pericoloso anche se le ultime due volte mi ero divertita e avevo goduto veramente tanto.
Era più di un mese che non facevo sesso e una sera d’estate non avevo voglia di stare in casa a vedere la televisione, mi è venuta voglia di uscire, vedere gente e bere una birra alla spina bella fresca, allora mi sono vestita con una maglietta aderente, senza reggiseno e una gonna che arrivava sopra le ginocchia, poi ero indecisa se mettere le mutandine o no, ci ho pensato un po’ su e poi non le ho messe, era da un po’ che non avevo rapporti sessuali e avevo un po’ di voglia arretrata e quindi ho pensato “non si sa mai”.
Sono uscita e sono andata in un bar molto frequentato sul corso vicino a casa, sono entrata e mi sono seduta ad un tavolino e ho preso il giornale che c’era appoggiato e mentre facevo finta di leggere ho dato una sbirciatina in giro, erano le 22 e quella sera il locale era quasi vuoto, c’erano solo due uomini sui 30 anni ad un tavolino ma niente di interessante e uno più anziano seduto tutto solo, ma non mi piaceva era trasandato e con la barba incolta e spettinato, allora ho guardato il barista, un uomo di 50 anni niente di speciale ma ...
... massiccio che sprigionava una forte virilità. Ho pensato che era molto più vecchio di me però non mi sarebbe dispiaciuto, tante volte quelli di una certa età sanno controllarsi e durano molto di più.
Ordinai una birra alla spina e il barista me l’ha portata e prima di appoggiarmela sul tavolo con un panno l’ha pulito chinandosi verso di me, ho notato che guardava i miei capezzoli turgidi che erano molto evidenti visto che la maglietta era aderente, ha indugiato un po’ nel pulire e poi ha appoggiato la birra sul tavolo. Tornato al bancone si è messo a bighellonare e nel frattempo mi guardava cercando di non farsene accorgere. Io ogni tanto alzavo lo sguardo dal giornale e sorseggiavo la birra e nel fare ciò lo guardavo e i nostri sguardi si sono incrociati diverse volte.
E’ andata avanti così per tre o quattro volte, poi i due ragazzi giovani verso le 22 e 30 se ne sono andati, e alle 23 se né andato anche l’ultimo cliente. Io nel frattempo avevo finito la birra, allora il barista si è avvicinato per ritirare il boccale, mi fissava e continuava a guardarmi i capezzoli, poi mi ha chiesto se ne volevo un’altra dicendomi che me l’avrebbe offerta lui.
_ “Mi fa piacere, ti ringrazio”, ne ha versate due e le ha portate al tavolo.
_ “Posso sedermi e bere con te?”
_ “Certo” gli ho risposto e lui si è seduto davanti a me presentandosi.
_ “Ciao, io sono Nicola, ti ho intravista qualche volta di mattino nel mio locale”.
_ “Piacere Laura, si qualche volta vengo a fare ...