1. "nuovi amici a villa mary"


    Data: 29/06/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... costretta a girarsi per sorbirlo.
    
    Fu allora, ancora seduta, che mi apparve in tutto il suo splendore.
    
    Il seno svettava ben dritto e i due capezzoli erano ben turgidi, poco più giù il pancino, appena accentuato, celava quasi il monte di venere, e la figa, completamente glabra, era ben nascosta tra le gambe strette.
    
    Prese dalla mia mano la tazzina e quasi sfiorò, con il gomito, il mio pene dritto come un fuso.
    
    Riccardo, in silenzio, seguiva l'evolversi delle cose e cominciò a sorseggiare il suo caffè. Forse ci fu un attimo di imbarazzo da parte della donna, ma poi, come se nulla fosse di più naturale, sorbì il suo caffè.
    
    Bisognava battere il ferro finché caldo e, quindi, allungai la mano e presi l'olio solare.
    
    "Dai, stenditi, che te lo spalmo" fu il mio invito.
    
    Lei scivolò sul lettino e, supina, aspettò che iniziassi.
    
    Incominciai dalla base del collo e, con un massaggio circolare, pian piano raggiunsi il seno.
    
    Era caldo, morbido, ma allo stesso tempo pieno. Feci scivolare le dita dall'alto e, quando raggiunsi i capezzoli, allargai il medio e l'anulare e li accolsi tra loro. Mi bastò stringere le due dita per farla sobbalzare.
    
    Riccardo si era alzato e ci guardava. Pure lui era eccitato e si stava toccando.
    
    L'olio stava producendo un benefico calore che, unitamente al massaggio, stava procurando tanto piacere a Maura.
    
    Ero all'altezza dell'ombelico, quando lei stessa, con una mossa fulminea, mi prese la mano e se la portò giù giù sulla sua ...
    ... vagina.
    
    In un attimo raggiunsi il clitoride e, al nuovo sobbalzo, si aggiunse un rantolo di piacere.
    
    "Non fermarti! Dai, più veloce, più forte... voglio godere!" sospirò.
    
    E, sempre senza aspettare, allungò la sua mano e la portò sul mio basso ventre.
    
    Lo prese in mano e, prima con delicatezza, ma poi, via via sempre più forte, prese a menarmelo.
    
    Eravamo veramente un bel quadretto: io con due dita nella sua vagina, lei con il mio cazzo duro in mano e Riccardo che si masturbava senza ritegno.
    
    Fu un attimo e, seppure con fatica, riuscii a stendermi dietro di lei, che alzò la gamba destra, offrendomi così la sua vagina.
    
    Entrai in lei in un solo colpo e, a contatto con il suo virgineo culo, cominciai a chiavarla.
    
    Lei non gridava, uggiolava come un cane e spingeva sempre più forte.
    
    Il marito la guardava con profonda eccitazione e, avvicinatosi ancor di più. le offrì il cazzo da succhiare.
    
    Maura si protese giusto quel tanto per prenderlo in bocca.
    
    Riuscimmo a sincronizzarci, ma credo che ognuno di noi era teso al raggiungimento del proprio piacere, del proprio godimento.
    
    Lei si contorceva e più d'una volta Riccardo corse il rischio di farselo staccare, ma insisteva ad alloggiarlo nella bocca di sua moglie.
    
    Lei venne con un grido e uno spasimo vaginale violento e brusco, che mi attanagliò il membro e, solo quando si rilassò, partirono tre o quattro fiotti del mio sperma che le riempirono la figa.
    
    Ansimavamo ancora, quando anche Riccardo liberò, in ...
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