"nuovi amici a villa mary"
Data: 29/06/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... a Leda, la cameriera di sala, quella che aveva ricevuto la coppia in mattinata.
Leda era stata assunta all'inizio dell'estate e subito si era rivelata molto valida, dal punto di vista professionale. Sempre in prima linea, non si tirava mai indietro, nemmeno nei lavori più pesanti. Aveva poco più di quarant'anni, ma la fatica dei campi l'aveva invecchiata. Piccola di statura, credo non arrivasse al metro e sessanta, un tantino pienotta e anche parecchio prosperosa; capelli neri tirati sempre dietro la nuca e un viso tondo tondo da monachella.
Si riusciva poco ad immaginare il suo corpo, anche perché vestiva abiti larghi a mezze maniche, scuri e su di essi, appena entrava in servizio, indossava un bianco grembiulino, sempre perfettamente pulito.
"Ma che racconti - dissi rivolto a Flavia - secondo me quella, se vede un uomo nudo, sviene".
"Pensala come vuoi, ma dovevi vedere la sua delusione, mista a rabbia, quando hai chiesto a me di servire il pranzo"
Rimasi perplesso, non avevo intuito nulla, e le chiesi un supplemento di indagini sulla nostra cameriera.
"Faccio di più; fra un'oretta la mando su in solarium con un po' di bibite fresche" rispose sorniona.
Presi la moka e mi avviai su per le scale. Mi fermai in camera mia, mi tolsi gli abiti ed indossai un costume bianco a pantaloncino; presi un telo da mare dal cassettone e, con ai piedi un paio di infradito, giunsi sul terrazzo. E li vidi:
Maura, nuda, era stesa sul lettino a pancia sotto con le ...
... gambe leggermente divaricate. Mostrava il magnifico sedere, leggermente aperto con l'interno del solco delle natiche più scuro rispetto al culetto stesso. Da sotto si stagliavano maestose le grandi labbra della sua vagina. Il seno, compresso sul lenzuolo teso della sdraio, traboccava ai lati del corpo.
Pure lui nudo, era steso supino; leggeva, con gli occhiali poggiati sulla punta del naso, e là, tra le gambe, mostrava una bella protuberanza.
Poggiai la macchinetta del caffè sul tavolino, mi tolsi il costume e mi avvicinai, cercando di mantenere un comportamento quanto più naturale possibile.
"Eccoti finalmente" esclamò Maura, guardandomi di sottecchi.
Stesi il telo sul lettino e mi sdraiai accanto a lei.
"Ho messo su la moka; fra qualche minuto vi servo un vero espresso napoletano".
"Ottimo e poi mi spalmerai un po' d'olio sulla schiena. Riccardo si è rifiutato: gli dà fastidio ungersi le mani".
Era tutta una messinscena studiata dai due? Non mi interessava più di tanto; il desiderio di toccarla e sentire il suo corpo sotto le mie mani, mi eccitava molto, tanto che il solo pensarlo mi fece rizzare il cazzo. Me ne resi conto solo quando mi alzai per versare il caffè e tutti e due, marito e moglie mi guardarono con un malcelato stupore.
Ressi lo sguardo dei due e, senza farmi inibire, mi avvicinai alla macchinetta e versai il contenuto nelle tre tazzine.
Avvicinai il tavolinetto alle sdraio e lì zuccherai il caffè, porgendo la prima tazza a Maura che fu ...