1. Tua…(Capitolo 7)


    Data: 25/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu

    ... a dimensioni molto più larghe rispetto alla mazza che teneva in mano”, mi risponde, quasi come se fosse la cosa più naturale al mondo. “E se lui avesse reagito?”, le chiedo, dimostrandole la mia preoccupazione per lei. “C’eri tu, no? Senti Alex, non so che cosa mi sta succedendo. Non è da me, dare quelle risposte. Sono sorpresa anche io. Però il pensiero di te che non riesci più ad attendere e hai voglia di scoparmi mi sta facendo impazzire. Sembro una adolescente alle prese con le prime esperienze di sesso. Ne voglio sempre di più. Ti voglio. Toh, guarda, sta guardando verso di noi.”, risponde lei, aggiungendo un saluto con la mano al ragazzo del tavolo da biliardo. Lui saluta da lontano. Vedo i suoi amici dargli una pacca sulle spalle. Prendo Jay per mano. Sollevo la birra verso di lui. Lui mi fa un saluto col pollice sollevato. “Jay…ora tu ti alzi, e ti fai portare a casa. Non so nemmeno quanto sarò in grado di durare, sono troppo eccitato, ma ti voglio”, le dico. Lei si alza, senza batter ciglio. Lascia la birra sullo sgabello, mi toglie la mia di mano, posandola accanto alla sua, e tenendomi per mano mi porta verso l’ombrellone. Rido. Arrivati all’ombrellone, la vedo afferrare il copricostume e indossarlo. Poi si toglie la brasiliana. La guardo. Noto il ragazzo di fianco a noi che strabuzza gli occhi, non visto dalla moglie. “Non vorrai mica che ti bagni tutto il sedile”, mi dice Jay. Raccoglie le sue cose. Si gira verso il ragazzo di fianco a noi. “Ciaaao”, dice, ...
    ... smorfiosa. E inizia a camminare verso la passerella. La raggiungo. La prendo per mano. “Tanto lo bagnerai ugualmente”, le dico. Lei sorride. In macchina non parliamo. Lei si sfiora di continuo il seno, si pizzica i capezzoli. Geme con un filo di voce. Ho il cazzo che mi esplode. Arriviamo a casa. Porto Jay direttamente sotto la doccia. Le tolgo il copricostume che siamo già sotto il getto d’acqua. Lei è in preda all’eccitazione. Mi bacia, mi morde. Le metto la mano tra le gambe e la trovo allagata. I suoi umori scendono fino alle ginocchia. Le mordo il collo, scendo verso il seno, lo prendo, lo stringo forte nelle mani, mordendole i capezzoli, succhiandoglieli forte. Geme. Mi preme la testa sul seno. Poi la giro. Le metto una mano tra i capelli, tirandole indietro la testa. Lei inarca la schiena. Le sue tette premono contro il muro. Il getto d’acqua le arriva in faccia. La penetro. É così bagnata che entro dentro facilmente. E urla, da subito. “Oh, Alex, si, si non vedevo l’ora”, mi dice. Inizio a scoparla con forza, spingendo in quella figa fradicia senza fermarmi. Devo trattenermi, ma non è facile. Le do una sculacciata. E la sua figa diventa stretta di colpo. Viene. La sento tremare, scossa dagli spasmi dell’orgasmo. Afferro il flacone del bagno schiuma e inizio a spalmarglielo addosso, mentre sono ancora dentro di lei. Inizio a muovermi lentamente, mentre le lavo la schiena. Poi le afferro il seno, lavando anche quello, accarezzando e palpando quelle tette sode. Lei inizia a ...
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