1. Tua…(Capitolo 7)


    Data: 25/06/2018, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu

    ... un cappello prima che chiuda il cappellaio. E poi vorrei portarti già a mare. Sarebbe un peccato perderci l’occasione. Quindi…veloce, mettiti un costume”, le dico, tornando in bagno a finire di pulire e a darmi una sciacquata. “Ma posso mettere il reggiseno del bikini?”, chiede lei ad alta voce dalla camera. “No, ti è vietato anche quello!”, le dico. Lei non risponde. Mi preparo in fretta e furia. Esco dal bagno col costume già addosso e trovo Jay in cucina a bere un sorso d’acqua. Vado in camera da letto e prendo la mia sacca del mare, che avevo preparato già. Raggiungo Jay. Mi guarda, con un’aria strana. “Cosa c’è?”, le chiedo. Lei si morde il labbro. “Tutto ok, Jay?”, continuo. Lei annuisce. “É solo che…non ho mai fatto topless, con Ay”, mi dice. “Mai fatto topless prima d’oggi?”, le chiedo. “No. Cioè, si. Col mio ex si. Con Ay no, anche se a lui piacerebbe che io lo facessi. Ma non abbiamo mai avuto l’occasione. Con te…sto per farlo sin dalla prima volta che saremo in spiaggia”, mi dice. Vado per parlare, ma lei mi interrompe. “E la cosa mi eccita. Sono più bagnata di prima. Spero di non macchiare il costume, anche se è scuro e quindi non dovrei aver problemi”, mi dice. Le sue parole sono un afrodisiaco potentissimo. Ho il cazzo che mi esplode nel costume, pur avendo finito di scopare questa donna meravigliosa non più di mezz’ora fa. La prendo per mano, la tiro a me. La bacio. Indossa un copricostume a fiori, leggero. In controluce diventa trasparente e si possono vedere ...
    ... benissimo i capezzoli duri e gonfi. Le palpo le tette. Sono perfette. Poi le dico di sbrigarci ed usciamo. La porto subito dal cappellaio. Per fortuna, troviamo la proprietaria, e non dobbiamo sorbirci il chiacchierone del figlio. Fu mio compagno di scuola, e ci avrebbe tenuti a discorso per ore! In men che non si dica, Jay prova alcuni cappelli e ne sceglie uno bianco, molto largo e carino, con un nastrino che cade in diagonale verso la parte posteriore. Se lo lascia addosso, pago il cappello ed usciamo. Lei afferra la mia mano immediatamente. Mi blocca. “Grazie”, mi dice, sorridendo e abbassando lo sguardo. Sembra quasi essere arrossita. Mi avvicino a lei. Le faccio una carezza sul volto. “Che c’è Jay, tutto ok? Sei arrossita”, le dico. “Si, tutto ok. Mi stai facendo sentire tua. E…oh, grazie! Dai, andiamo, voglio vedere il mare. Hai già scelto dove portarmi?”, mi dice. Le sorrido. Sarà difficile, quando lei andrà via. Averla accanto è meraviglioso. Oltre al fatto che è una donna bellissima, è anche tenera, dolce, e tremendamente porca. Ci mettiamo in macchina e le inizio a parlare dei posti in cui passiamo. Andiamo diretti sul lungomare, e ci dirigiamo verso la spiaggia su cui ho deciso di portarla costeggiando il mare. Più di una volta lei mi chiede di fermarci, ma le rispondo in continuazione che per oggi ho già deciso. “Vedrai, è una delle zone più belle. E sarà piena di gente…è l’unica pecca.”, le dico. “Si, certo. Come faccio a crederci? Ti divertirai, a vedere tutti ...
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