Il ragazzo diverso
Data: 23/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Judicael Ouango, Fonte: EroticiRacconti
... vuoto ad inseguire i suoi pensieri, il bicchiere sempre pieno... presente, ma assente.
Lo raggiunsi al banco del bar, mi gli sedetti accanto e gli sorrisi timidamente. Ero solito flirtare anche in modo sfacciato, ma non andavo mai oltre. Lo facevo forse per depistare gli altri, perché non capissero che, in realtà, non avevo avuto ancora nessun rapporto completo. Giancarlo, seppi poi, non era stato con nessuno per diversi anni.
Nei primi momenti del nostro incontro non mi degnò nemmeno di uno sguardo, ma di lì a poco i suoi occhi non mi avrebbero abbandonato più. Ero magnetizzato da quelle pozze profonde nelle quali ristagnava l’enorme dolore vissuto. La sua voce era quasi cavernosa, solitaria nel caos della discoteca, era dolente, ma vera.
Parlammo tutta la sera. I miei coinquilini cercarono di convincermi in tutti i modi ad andare via con lui, ma preferii tornare a casa con loro.
Mi addormentai con l’immagine di Giancarlo impigliata nei pensieri e lo ritrovai intatto nella mente al risveglio. Rimasi a lungo a letto, ripassavo mentalmente ogni momento della serata precedente. L’incontro con Giancarlo aveva suscitato emozioni inaspettate.
Feci colazione con i ragazzi. C’era anche un’ospite di Flavia; una certa Stella. L’atmosfera era serena e distesa. Passammo il pomeriggio tutti insieme a chiacchierare e ad intrattenerci con diversi giochi di società. Quando tornai nella mia stanza e controllai il cellulare, trovai il primo messaggio di ...
... Giancarlo.
“Grazie”.
C’era scritto solo quello, ed era la la stessa cosa che gli avrei scritto io Fu solo più tempestivo di me.
Ci scambiammo messaggi per tutta la serata ed il giorno successivo.
Stabilimmo di prendere un aperitivo insieme. Giancarlo era molto più disteso. Parlava con naturalezza, appariva gioioso, i suoi occhi erano vivaci, e ciò mi rendeva felice. Non avevo nemmeno nessuna intenzione di nasconderlo. Me ne stavo lì con il sorriso stampato sulle labbra che si trasformava in una risata fragorosa ad ogni sua battuta, persino quelle più scontate e banali. Ci tenemmo la mano per tutto il tempo. Quando ci lasciammo, ci baciammo.
Decidemmo di non andare a ballare il week end successivo. Saremmo andati a cena fuori e poi da me o da lui.
Ero deciso. Mi sentivo pronto a perdere la verginità.
Volevo farlo quando ne sarei stato convinto... ed ero convinto. Giancarlo faceva vibrare ogni parte del mio corpo. Mi faceva sobbalzare il cuore in petto, stravolgeva la mia anima. Non so si trattasse d’amore, ma era una sensazione di pienezza. Di completezza.
Non riuscivo a smettere di guardarlo. Il suo viso era bello. Il naso forte, ma proporzionato, bocca grande, gli zigomi pronunciati.
“Che c’è?”, mi chiese sentendo il mio sguardo su di lui.
“Niente, solo che sei bello…”.
Rise imbarazzato.
Era molto più grande di me,. Aveva quarantadue anni, io poco più di diciotto. Non so cosa mi attraesse da lui. Non si trattava nemmeno della sua esperienza che poi non era ...