1. Il ragazzo diverso


    Data: 23/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Judicael Ouango, Fonte: EroticiRacconti

    ... con nessuno. Mi incuriosiva. In qualche modo intuivo che anche lui subiva le crudeli ritorsioni della società per il semplice fatto di essere diverso. Uno al margine, perso nel deserto dell’intolleranza umana.
    
    Quella sua solitudine, mi ricordava la mia, pur non conoscendo i motivi che lo avevano spinto a quell’isolamento.
    
    Nonostante l’affetto e le attenzioni che mi venivano costantemente dimostrati, nulla poteva rimpiazzare il calore della mia famiglia. Il sentirmi esiliato dal sangue del mio sangue aveva lasciato un vuoto che non sarebbe mai stato colmato.
    
    Per quanto avessi tentato di comprendere le loro ragioni, alla luce della cultura africana profondamente omofoba, la verità era che mi vergognavo di loro almeno quanto loro di me, perché l’amore non aveva vinto. Quello di un padre, una madre per un figlio. L’amore dovrebbe prescindere dalle scelte, non dovrebbe obbligare, tantomeno imporre, l’amore é scelta di essere e di accogliere, di libertà ottenuta e concessa. Non avevo libertà, ma nemmeno i miei carcerieri l’avevano. Loro erano legati nella mente e legavano me nel corpo. Comunque me ne ero andato, ma la libertà non é nei confini di una famiglia, bensì del mondo intero. Meno prigionieri, ma prigioniero lo stesso.
    
    Benché quell’uomo enigmatico mi piacesse, non feci mai il primo passo. Del tutto inaspettatamente, fu lui una sera a mandare una delle ragazze del bar ad offrimi da bere.
    
    Quella sera c’erano anche Flavia e Maurizio che sapevano della mia ...
    ... cotta per lui e che mi incoraggiarono ad andarlo a ringraziare.
    
    Si chiamava Giancarlo ed era titolare di una ditta di idraulica. Seppi poi che si era sposato poco dopo i vent’anni ed era anche diventato padre di tre bimbi. Dopo anni di lotte interiori ed intimi, aveva lasciato la moglie quando non era più riuscito a negare a se stesso la realtà della su omosessualità. Quella scelta lo aveva distrutto. La sua famiglia gli si era ritorta contro, abbandonandolo completamente a se stesso, aveva vissuto le pene dell’inferno prima di riuscire a rimettersi in piedi. I suoi figli non gli parlavano più, i suoi famigliari lo avevano messo al bando, suo padre lo aveva addirittura tolto dal testamento. Come se non bastasse, aveva dovuto affrontare la società. Il rifiuto della stessa società in cui era vissuto e che ora lo rigettava per via della sua diversità. I suoi amici smisero di chiamarlo e di rispondere al telefono. Cominciò a rendersi conto di quanto cambiasse repentinamente l’atteggiamento di coloro che lo venivano a sapere. I vicini di casa lo evitavano come un appestato. L’innocente sorriso rivolto a un bambino lo rendeva bersaglio di infamanti sospetti di pedofilia. L’ignoranza e la cattiveria messe assieme si traducono in orrore e dolore per altri.
    
    Giancarlo aveva cambiato quartiere ed era intimamente cambiato anche lui. Era diventato taciturno, si era attorcigliato su se stesso. Usciva solo durante il fine settimana. Non dava corda a nessuno. Lo sguardo spesso perso nel ...
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