La fantasia
Data: 07/05/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... soffitto migliore del cielo? Quale letto migliore della sabbia bianca di questo fiume?-. La sua frase si conclude in un bacio. Mi desidera ardentemente. E questo mi fa gettare al vento le cautele. Non vale la pena stare a preoccuparmi. Sarà quel che sarà. Cerco la sua pelle sotto le vesti. Seguo le linee tatuate, i caratteri, le meravigliose scritte incise nella sua carne come lei segue le figure dipinte sul mio corpo. Siamo simili. Il bacio continua. È difficile seguire geometrie e figure a occhi chiusi, ma entrambi stiamo seguendo disegni che solo noi possiamo vedere. Le mie mani raggiungo il suo seno, vezzeggiano quel petto meraviglioso. Le sue unghie graffiano in modo sottile il mio petto. Dolore e piacere in un singolo istante. -Perché?-, chiedo improvvisamente. -La verità è dolore e conforto a un tempo.-, risponde Sita. Ha ragione. Il tempo mi ha mostrato la saggezza in quelle parole. Annuisco con un sorriso. Le mie mani sollevano la veste. Sotto non c’è nulla. Letteralmente. La giovane che dice di essere la verità è nuda davanti a me. Vederla così è come un pugno allo stomaco. Lei sorride. Mi slaccia i calzoni. Li abbassa. È in ginocchio davanti a me. Prende il mio membro e comincia a baciarlo. Il bacio diventa una fellatio in piena regola. Sento la sua bocca caldissima, la lingua diabolica toccare i punti più sensibili. La mano della giovane aiuta e ostacola il piacere al giusto ritmo ma trovo comunque la volontà di parlare. -Sita… Io…-, sussulto. Non so se resisterò ...
... a lungo. Sono preda di un’eccitazione come poche. -Capisco.-, dice lei. Lascia il mio membro e si rialza. Il mio pene è a contatto con il suo pube. Rimaniamo immobili per un secondo poi è lei a sorridere. -Vorresti abbeverarti alla mia fonte?-, chiede. Io annuisco. Lei spinge appena sulla mia spalla. Cado in ginocchio. Si siede sulle mie spalle. Ha la vulva a livello della mia bocca. Rosata dentro e scura fuori, rorida di umori. La desideravo da tanto. Inizio a onorarla senza indugio. -Oh, sì… Così… lecca… bevi…-, la vulva di lei mi si appiccica alla bocca. Sto letteralmente facendo un bocca a bocca con la sua vagina. È bellissimo. Ed è magnifico pensare che una simile esperienza sia toccata proprio a me. Mi ci prodigo. Lecco. Perdo il clito e lo riprendo un paio di volte. Sento lei dare come dei piccoli colpi di reni. Come se la mia lingua fosse un pene e lei volesse impalarvisi. Sita emette un gemito modulato e prolungato e uno spruzzo di liquido fuoriesce dalla sua vulva innaffiandomi il viso. Sorride, come mortificata. -Di solito non mi succede…-, ammette. Io sorrido. -La fonte della verità.-, dico. Lei sorride. Mi bacia. Mi lecca il viso bagnato del suo piacere. -Ora prendimi. Fai tua la Verità.-, sussurra. Si stende sulla sabbia, toccandosi appena. Mi piazzo tra le sue gambe. Godo del momento e poi entro in lei. Gemiti di entrambi. Versi animaleschi mentre stabiliamo il ritmo. Lei sorride quando le lecco i seni. Passerei la giornata tra le sue braccia a mappare il corpo ...