Poteri 1
Data: 20/06/2018,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... come era nelle mie aspettative, colpii nel vivo e mi accorsi subito che le reazioni di lui non erano quelle dell’ammiratore e amico rispettoso.
Il rigonfiamento repentino della sua patta avrebbe dovuto mettermi sull’avviso che stavo per avviarmi su una brutta china; ma in fondo ero pronta a tutto e non diedi nessun peso ai dubbi; l’ingresso nella sala di una donna bellissima che non avevano mai visto in quelle cerimonie, a fianco ad un giovane ammiratissimo e concupito da tutte, fece scalpore; in breve si seppe che la moglie del ‘ragioniere’ era andata alla festa in compagnia di un amico.
I primi commenti furono a scapito del povero Serse che risultava ancora più musone e asociale di quanto meritasse, anche se molti dei presenti gli dovevano tantissimo per il lavoro che svolgeva per le loro aziende; ma a me interessava la mia personale esibizione che mi poneva sotto i riflettori e mi faceva regina della festa; quali sarebbero state le conseguenze sul giudizio che si aveva di mio marito non era problema mio; lui aveva scelto di defilarsi ma io volevo brillare.
Stefano, così si chiamava il giovane avvocato, non mi mollò un momento, per tutta la serata; io mi sentii inorgoglita e felice di colpire tanto vivamente l’interesse di una persona di qualità; quando alcuni commenti adombrarono la possibilità delle corna a Serse, mi resi conto che davvero stavo tradendo la sua fiducia e la lealtà che gli avevo promesso sull’altare; decisi che qualche cornetto se l’era ...
... meritato; sarei andata fino in fondo.
Mi ci portò, a fondo, l’avvocato, non appena si fece una certa ora e decidemmo di porre fine alla mia esibizione che si era sviluppata in tutta la serata con mio sommo godimento; ciliegina sulla torta, appena montammo in macchina, Stefano si avvinghiò con tutte la passione che lo bruciava e mi avvolse in un bacio che mi sembrò in quel momento da autentica estasi; in realtà, non aveva quasi niente a che vedere coi baci con cui Serse mi aveva conquistato quando ero adolescente.
Ma la trasgressione conferiva alla vicenda un sapore particolare di proibito e mi eccitava come il capriccio più nuovo che potessi immaginare; per tutta la sera, lui non aveva perso occasione per toccarmi il didietro, i seni, il ventre; mi aveva fatto sentire lo spessore del suo sesso mentre ballavamo allacciati e, benché avessi realizzato immediatamente che quello di mio marito era ben altro fallo, ne ero uscita entusiasta e desiderosa.
Non ci fu bisogno di parole; guidò fino al suo studio tenendomi una mano fra le cosce e solleticandomi la vulva fin a farmi ottenere un breve e intenso orgasmo; bloccò la mia mano che cercava il suo sesso; evidentemente non se la sentiva di farsi titillare mentre guidava, per timore di errori; arrivai alla garconniere che si nascondeva dietro il suo studio con una voglia matta di fare l’amore con quello sconosciuto per rompere la monotonia del matrimonio.
Il mio primo amante non perse tempo; appena chiusa la porta alle nostre ...