Poteri 1
Data: 20/06/2018,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
Ho conosciuto Serse quando avevo poco più di sedici anni ed ero una bellissima ragazza medio borghese con un unico enorme difetto; ero capricciosa come tutte le figlie uniche e non ammettevo repliche quando esprimevo un desiderio; i miei genitori mi avevano viziato e mi accontentavano senza battere ciglio; anche Serse cominciò col piede sbagliato e mi favorì in tutte le pretese, in cambio della mia disponibilità sessuale.
In poco più di due anni, dai sedici ai diciannove circa, mi insegnò a masturbarlo e poi a succhiarlo; mi convinse a farmi rompere lo sfintere e imparai a copulare analmente; provavo un gusto indicibile a fare sesso in ogni modo, in ogni posto e in qualunque occasione; alla fine, violò anche la vagina ed imparai con lui il piacere della copula sempre più ardita, più avanzata, più libera; rimanere incinta a poco meno di vent’anni fu la logica e prevedibile conseguenza.
Serse era un poco maggiore di me, andava già per i venticinque anni, svolgeva con enorme profitto il lavoro di amministratore di piccole aziende in città, era molto apprezzato e il suo studio rendeva molto, al punto che, resosi necessario il matrimonio, per ottemperare ai dictat del paesello d’origine, provvide innanzitutto all’acquisto di un buon appartamento in centro per contenere la famigliola che costituivamo io, lui e Miriam, la figlia nata da quell’episodio di sbadataggine giovanile.
Avevamo un’ottima intesa, visto che alla mia natura calda e sensuale corrispondeva ...
... un’altrettanto forte voglia di sesso di lui, che vi faceva fronte con una bella dotazione, di cui approfittavo quotidianamente e spesso più volte al giorno, per i primi anni, le cose andarono benissimo, specialmente quando cominciai ad assumere la pillola, poco tempo dopo il parto; mio marito accettò di buon grado il ruolo di ‘mammo’ lasciandomi spazio per la mia quasi ossessiva cura del corpo.
Il carattere pacifico della bambina ci consentiva di dare spesso sfogo alla nostra libidine ed alle voglie insaziabili di sesso che coloravano le nostre giornate e, soprattutto, le notti insonni; forse anche per effetto della recente maternità, avevo sviluppato un forte livello di libidine, fino ad assumere comportamenti ed atteggiamenti che, in un’educazione abbastanza rigida, avrei considerato ‘sconvenienti’, fino all’incontro con Serse.
Mio marito era decisamene votato al lavoro, a cui si dedicava indefessamente per tutta la mattinata e, dopo il veloce pranzo a casa, per gran parte del pomeriggio; quando tornava a sera, cenavamo assai velocemente e, subito dopo, lo travolgevo nella mia voglia di sesso e coccole; cominciavo quasi sempre già a tavola, senza sparecchiare, e mi fiondavo su di lui, quasi avessi necessità quotidiana di ribadire che quel corpo mi apparteneva e che era destinato al mio piacere.
Per antica abitudine, lo aggredivo con baci di inaudita sensualità; solo le mie labbra carnose, usate a ventosa su tutto il corpo, potevano dargli quella sensazione di infinito che lui ...