M’s story. Capitolo 1. L’esame
Data: 01/04/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Autore: LaraS, Fonte: RaccontiMilu
... il giochetto sessuale.
“Ora rimetti le autoreggenti e gli stivali. Ma nient’altro. La cucina è di là… e io avrei proprio bisogno di un caffè”. Si rialzò ed ubbidì, non faceva resistenza, almeno non si vedeva.
Tornò con la tazzina e lo zucchero: era bella, davvero bella, vestita così. Si chinò verso di me per offrirmi la tazzina, ma le feci segno di “no” col dito. “M. non sei una cameriera, sei una schiava. Come si serve il caffè?”.
Capì. Piegò prima un ginocchio e poi l’altro e tornò a porgermi la tazzina: “Il suo caffè è pronto, signore”. “Bravissima” Mentre presi la tazzina la gratificai con una carezza sulla guancia. Rispose con un silenzioso sorriso.
“Per piacere cambia stazione, puoi scegliere la musica che più ti piace. Poi torna qui”. Si alzò e fece quanto ordinatole, ma ancheggiando. Mi stava provocando?
Scelse un’altra radio, ma era sempre di musica italiana: avevo intuito bene. Tornò da me e si rimise spontaneamente in ginocchio. “Più vicina e metti il visino sul tappeto”.
Lo fece e senza dirle altro, appoggiai i miei piedi sulla sua schiena. “Che bella musica. Ascoltiamo un po'”.
Le feci fare da poggiapiedi per un paio di canzoni, in silenzio: lo accettava. La cosa mi eccitò pazzescamente, ma pensai di controllarmi per farle fare gradualmente ogni passo. “Come va messa così?” “Bene, signore”.
“Lo vedo. Sai che mi sembri portata per essere schiava? Puoi parlare, pensa bene e dimmi cosa ne pensi”. Passò un minuto buono e poi… “Non ho mai ...
... avuto un carattere forte e sono abbastanza insicura… ho paura di sbagliare ogni cosa che faccio… ho sempre avuto fidanzati con un carattere forte… mi danno sicurezza e mi fanno sentire protetta. Ma non so se questo vuol dire qualcosa”.
“Vuol dire tantissimo. Continua. Allora non pensi di essere una ragazza aperta e disinibita?” “Signore, sono timida. Divento rossa con niente. Anche in ufficio quando entra un fornitore nuovo arrossisco”.
“Sei molto carina quando arrossisci. Dai, parla ancora, sciogliti. Qualcosa di tuo, spontaneamente, qualcosa che vuoi chiarire” Altra pausa di silenzio. “Ecco, signore, come ho già detto, essere insicura non vuol dire essere frigida. Non ho mai avuto problemi di orgasmo. Non avere iniziativa non vuol dire non sentire quello che i fidanzati fanno, non vuol dire non partecipare”.
“Ah, davvero?” feci io. E poi a sorpresa: “Verifichiamo un po'” e le sentii la figa. Soprese persino me: era fradicia.
“Cosa ti sta succedendo? Come mai sei così bagnata?”. “Non lo so, signore” “Non ti ho neanche toccata, come spieghi che sei in questo stato?” “Giuro che non lo so”. “Pensaci. Secondo me una spiegazione c’è, ma voglio sentirla da te”. Altro silenzio.
Tolsi i piedi. “Ti aiuterò a capirti e vedremo se ho visto giusto. Ripeti quello che ti dirò, ma non meccanicamente, voglio che pensi intensamente a quello che ripeterai. Hai capito?”. “Si, signore” “E’ giusto che M. stia in ginocchio davanti ai suoi padroni” E lei: “E’ giusto che M. stia in ...