1. M’s story. Capitolo 1. L’esame


    Data: 01/04/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: LaraS, Fonte: RaccontiMilu

    ... tutta come una bambina: ascelle, gambe, davanti e dietro. Al fidanzato dopo e a Luigi era piaciuta e la avevano fatta continuare a depilarsi tutta.
    
    Allargò involontariamente le gambe. La mia lingua faceva effetto. Avrei continuato per ore ma non avremmo avuto il tempo necessario quella sera, e così mi dedicai alla figa. Averla completamente depilata, sarebbe stato ottimo per quelli che amano leccare, e provai ad assaggiarla trovandola già bagnata e dal sapore dolce e dissetante.
    
    Mentre lavoravo di lingua, M. continuava a raccontare dei suoi ragazzi ma sentii che la voce cambiava, cominciava ad ansimare ed a perdere il filo logico del discorso, che era proprio quello che volevo. Altri cinque minuti ed era fradicia: era una brava ragazza, ma da come reagiva, doveva essere una bomba a letto. “Bene, sei ancora un po’ nervosa ma ti stai sciogliendo vero? Scommetto che quando parti sei una vera troietta. Ora prendi le mutandine e siediti sulla scrivania”
    
    Io mi sedetti sulla poltrona e posizionai lei di fronte a me, con le gambe larghe, uno su ogni bracciolo. “Ora voglio che ti masturbi davanti a me con esse… poi le metterò nel mio fazzoletto; ogni volta che mi vedrai soffiare il naso starò in realtà assaporando i tuoi umori.”
    
    Infilò la mano nelle mutandine e cominciò a passarsele sulla figa; inizialmente si capiva che era imbarazzata dalla situazione ma poi tutto cambiò, evidentemente stava cominciando ad estraniarsi e pensava solo a godere. Con una mano si teneva ...
    ... aperta la figa mentre con l’altra strisciava le mutandine sul clitoride, eseguiva tutti i movimenti: orizzontali, verticali, veloci rotazioni, poi si ricordò della mia richiesta di inzupparle per bene così si dedicò a tutta la figa, arrivò fino ad infilarci dentro tre dita ricoperte dall’indumento intimo.
    
    Era uno spettacolo incredibile, la osservavo in silenzio perché non volevo disturbare ma avevo una voglia tremenda di prenderla… pensai che però fosse meglio prolungare l’eccitazione ed aspettare. La feci avanzare fino a che misi la testa tra le sue gambe. In breve venne con un orgasmo sconquassante, mi strinse tra le gambe poi si abbandonò in avanti, sentivo il suo respiro affannato.
    
    “Sei stata bravissima” dissi applaudendo, poi le concessi un po’ di relax succhiandole le dita, dalle unghie non lunghe ma curatissime, per assaporare anch’io un po’ di quel nettare divino.
    
    Se lo lasciò fare. Le alzai leggermente il viso: aveva uno sguardo sognante. “Faremo tante cose belle, proverai sensazioni anche più forti di questa, lo sai?”. Sorrise e le scappò un “Mamma mia!”
    
    “Prima di passare all’esercizio successivo ti dò però un attimo di fiato. Staremo ancora insieme un’oretta in casa, non ti farò niente, ma tu devi rilassarti e pensare che sei stata bene. Capisci cosa intendo? Voglio che tu accetti razionalmente quello che hai fatto sinora”. “Ho capito, signore”. Stava entrando sempre più nel suo ruolo, era il momento della seconda mossa che le avevo astutamente nascosto con ...
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