1. "ancora un'avventura per mia cognata"


    Data: 25/03/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... che ci serve."
    
    "Ho sentito quello che spiegavi a Germana" dissi.
    
    "Quindi già sai quello che ci aspettiamo da te?" E senza lasciarmi il diritto di replica, spense la luce e si rigirò per dormire.
    
    Mai contraddirla, diventa cattiva come una belva ferita!
    
    Comunque, l'indomani di buon ora ci avviammo per la destinazione in provincia di Latina, dove viveva una volta Germana e la sua famiglia.
    
    Lei era figlia unica per cui dalla morte dei suoi non era più tornata da quelle parti.
    
    Impiegammo quasi tre ore e, per tutto il viaggio fummo accompagnati da un tempaccio incredibile; tuoni e fulmini squarciavano il cielo ed esso riversava giù una pioggia che, a tratti, divenne molto intensa.
    
    Parcheggiai nel vialetto a fianco della casa e, inzuppandomi dalla testa ai piedi, recuperai, con l'unico ombrello a disposizione, una per volta le mie donne.
    
    Entrare in quella casa fu per Germana una grande emozione.
    
    Si guardava attorno, toccando ora un ninnolo ora un porta ritratto.
    
    Aveva gli occhi lucidi, e mi venne d'istinto stringerla a me.
    
    "Che faccio, che faccio - ripeteva quasi a cantilena - quanti ricordi!"
    
    Intervenne Maria
    
    "Dai, facciamo un giro per la casa; vediamo in che condizioni si trova" suggerì.
    
    A dire il vero non era rovinata; forse qualche lavoretto qua e là andava fatto, ma niente sulle strutture, che, per vero, si presentavano ben solide.
    
    Avevo contattato un agente immobiliare della zona che, puntualissimo, dopo cinque minuti bussò alla ...
    ... porta.
    
    Fu molto professionale: guardò l'immobile, fece fotografie, e chiese, ovviamente, cosa volesse fare la proprietaria.
    
    Concludemmo che avevamo bisogno di una valutazione per una possibile vendita o, in subordine, stabilire un canone per un'eventuale locazione.
    
    Andò via con la promessa che ci avrebbe fatto sapere qualcosa al più presto.
    
    Smise di piovere e un raggio di sole illuminò la cucina.
    
    Germana ci chiese se potevamo accompagnarla a portare dei fiori sulla tomba dei suoi, lo facemmo, ma io e mia moglie restammo fuori del cimitero, per lasciarla da sola con i suoi cari.
    
    Terminata quell'incombenza, parcheggiai l'auto sul lungomare e approfittando di quel poco di sereno riapparso, facemmo quattro passi a piedi.
    
    Le avevo tutte e due sotto braccio: Germana, come per magia, aveva ripreso a sorridere.
    
    Passando davanti a quel "Lido Galeotto", mia cognata si strinse più forte a me, e guardandomi negli occhi disse:
    
    "Ricordate? Questo era il nostro lido"
    
    Maria sorrise all'udire l'espressione usata da Germana a proposito di quel "nostro": era chiaro che il posto le ricordava un momento di libidine vissuto con intensità, ma carpito alla buona fede dei rispettivi compagni; così, facendo buon viso a cattivo gioco, propose di scegliere un ristorantino per pranzare.
    
    Facemmo un buon pasto a base di pesce, dopo di che, siccome il tempo stava peggiorando, decidemmo che, forse, era il caso di rientrare.
    
    Quella sera arrivammo a casa intirizziti dal ...
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