SEGRETARIA PARTICOLARE. Cap. 1
Data: 15/06/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Lesbo
Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu
... è perso’..vero bellino? Vai adesso. Esci devo lavorare!’ Tornai alla mia postazione. All’ora di pranzo fui mandato a comprare il cibo. Lo servii nella stanza addetta e chiesi se potevo pranzare con loro. ‘Troppo presto, carina’.manco sei assunta e hai richieste? Fila di la e niente cibo!’ fece Sally e mi requisì il panino al tacchino. Tonai alla mia postazione senza pranzo. Mandy mi chiamò ancora prima della fine. ‘A casa voglio che tu porti sempre queste mutandine. Se te le togli me ne accorgo e ti sculacciò!’ disse ridendo. Pensai scherzasse. ‘Ok, altro Signora?’ ‘No, puoi andare. Ma prendi!’ e mi allungò 20 $. per te. ‘ ‘MA ‘Vai.’ * Il giorno dopo Mandy mi chiamò subito nel suo ufficio. ‘Spogliati’ Non avevo portato le mutande anche a casa, erano scomode e strette, ma pensai che non se ne accorgesse. ‘Su, muoviti..giù i calzoni’ obbeddi. Ancora una volta i miei pantaloni caddero nella stanza della boss. ‘Ehi! Ti avevo detto di portarle tutto il tempo!’ e mi dette uno schiaffo. Indietreggiai impaurito. ‘Vieni qua, scemo! Pensavi di fregarmi? Dovevi avere un segno rosso qui e qui..’ disse dopo avermi afferrato per i fianchi, tirato le mutandine e bloccato il mio culo fra le sue mani. Rapida, agile. Mandy era grossa, grosse tette, grossi fianchi, grossa faccia, grosse mani. Mi teneva fermo. Mi divincolai ma mi arresi subito. Avevo capito che lei era più forte di me e mi teneva per le palle. ‘Adesso ti becchi la sculacciata per non aver eseguito un ordine!’ mi prese, ...
... mi buttò giù quindi mi rialzò posizionandomi sulle sue gambe a ponte, con il culo in aria e il ventre appoggiato alle sue ginocchia. ‘Ehi…ferma..noooo provai a dire ma il primo sculaccione arrivò secco e forte. Poi un altro e poi due di seguito. Urlai di dolore e mi vennero le lacrime agli occhi. Provai ad alzarmi, ma era impossibile, Mandy mi teneva stretto e fermo. Alti due colpi. Poi tre in rapida successione. Gridavo di dolore. Entrò Ritaw e senza essere sorpresa da vedere lo stagista-segretario mezzo nudo sulle ginocchia della collega che lo sculacciava, fece: ‘Non ha rispettato l’ordine di tenere le mutandine, scommetto…’ ‘Infatti, ma non lo farà più, vero?’ e mi dette quattro colpi secchi, duri, forti che mi fecero urlare. ‘Smettila! Le segretarie non piangono!’ disse Ritaw, poi passò un foglio a Mandy, mi dette un pizzicotto sul culo segnato dai colpi dell’amica e uscì. Mandy mi sculacciò di nuovo poi mi fece rivestire con le mutandine ancora indosso, ma prima mi dette altri 20$ e mi disse di andare da Tania. ‘Ha qualcosa per te!…’ e mi congedò. Col culo in fiamme andai da Tania che mi attendeva con delle forbici piccole in mano e una ciotola con acqua, del sapone da barba e una lametta. Mi misi a frignare dalla paura.
(devo continuare? scrivete a dorfett@alice.it) ‘Allora…vieni avanti…su non avere paura…che sono quelle lacrime…vieni qua…’ mi fece con una voce calma e dolce. Lentamente, tirando su col naso, andai da lei. ‘Ecco…bravo…vieni qua…’ la raggiunsi, ero ...