Come il mio cosiddetto amico Alberto mi ha trasformato in cuck – cap. 1.
Data: 10/03/2022,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... di paglia e si era rifugiato sotto l’ombrellone lì vicino. Poi aggiunse – Sicuramente le mani del ragazzo sono d’oro, ma non voglio stare nudo davanti a tutta questa gentaglia. Se un altr’anno troverò ancora tutte questo casino in questo resort andrò via. – Giorgio, sempre più a disagio, non aveva il coraggio di sollevare il viso e guardare il vecchio, sperava che non dandogli corda rimanesse zitto. Apparentemente era concentratissimo sul suo lavoro. Ora però che aveva unto a fondo la schiena non sapeva come proseguire. Gli andò in aiuto la megera. – Scendi sulle cosce, non battere la fiacca. – – Sulle cosce… ahahahah. – Il vecchio bastardo era tremendo e se la stava spassando, mentre Giorgio annaspava in quella ridicola situazione, ubbidiva e stava zitto, se poi ripensava a quello che era successo in quel seminterrato del resort rischiava di mettersi a piangere. Fu in quel momento che arrivò Giovanna, mentre lui si ungeva le mani e iniziava a massaggiare le cosce della vecchia Elisa. “’sta grandissima puttana” pensava Giorgio.
Giovanna salutò la compagnia, con particolare calore Elisa. Giovanna è la migliore amica di Giorgio, è bella, riccia e mora, falsamente magra, in realtà, il suo è un corpo voluttuoso, anche se snello. I suoi occhi neri luccicanti esprimono sicurezza e malizia. Sorridendo si rivolse a Giorgio. – Mi devi accompagnare in paese, devo fare degli acquisti e mi serve una mano, ma non c’è fretta finisci di dare la crema alla mia amica. – Il vecchio espirò ...
... il fumo che aveva in bocca, aveva preso una bella boccata e anche se era lontano, la fumata azzurrognola arrivò sul viso di Giorgio che l’aveva sollevato per guardare Giovanna che gli stava sorridendo maliziosa. Stavolta fu Giorgio a tossire ansimando, poi rispose. – Va bene Giovanna. – Si sentiva prigioniero in quella assurda situazione in cui si era cacciato da quando era arrivato in quel resort. “Come era potuto succedere” si domandava il giovanotto. Ma il peggio doveva ancora arrivare, anzi stava arrivando. Sull’altro lato della piscina comparvero Alberto e Chiara. Lui era in costume adamitico, bello e abbronzato, con in bella evidenza quel salame che aveva in mezzo alle gambe. Lei era in bikini, di solito usava un costume intero, Giorgio non sapeva neanche che lo avesse. Giovanna diede la spiegazione. – Gliel’ho regalato io, uno dei miei, vedo che le sta bene. – Chiara era ancora un po’ bianca, faceva fatica a prendere colore perché aveva la pelle delicata e aveva paura di scottarsi. Salutarono la compagnia agitando la mano e si sdraiarono vicino all’altro bordo della piscina. Ora circolava parecchia gente, soprattutto ragazze che infastidivano il vecchio più di tutto il resto. Nessuno si avvicinava a loro. Il chiacchiericcio di tutte quelle persone e lo sciabordio dell’acqua impedivano di sentire quello che i quattro si dicevano tra loro e in qualche modo li isolavano dagli altri. – Oh oh – esclamò la bionda girando il collo verso il suo devoto massaggiatore, – Alberto, ...