1. Come il mio cosiddetto amico Alberto mi ha trasformato in cuck – cap. 1.


    Data: 10/03/2022, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... – Cosa ci fai qui giovanotto! – L’arpia lo dominava, era un incubo, caso mai era lui, che lavorava per Alberto, il direttore, che doveva chiedere alla vecchia cosa ci facesse lei lì e non viceversa. Invece stette zitto. Poi la megera, che aveva visto Chiara e Alberto uscire intuendo, prima, cosa era successo lì sotto e ora cosa aveva visto il cornuto, fece due più due e sorrise soddisfatta. Quindi girò il coltello nella piaga aggiungendo – poverino. – Non disse altro, ma fece intendere tutto. – Su, su, tirati in piedi e vieni con me, andiamo in piscina. Ho bisogno che mi spalmi la crema solare sulle spalle, non fare lo scansafatiche. – Non stette ad aspettare la sua reazione, girò sui tacchi e partì, diretta alla piscina. Giorgio si tirò in piedi e la seguì a capo chino.
    
    La bionda si manteneva discretamente, non era il tipo di Giorgio neanche lontanamente, non tanto fisicamente, quanto caratterialmente, ma aveva un suo fascino triviale che ad altri poteva piacere. Si levò il pareo rimanendo in bikini, un bikini striminzito, e mostrando cosce e tette si sdraiò su una stuoia a pancia in giù, sul bordo della piscina. Era sconcia e libidinosa, era una viziosa, glielo si leggeva in faccia, ma malgrado tutto emanava sempre un fascino lussurioso che aveva innumerevoli ammiratori, anche tra i giovani. Elisa era molto curata e levigata. Ovviamente l’età l’appesantiva, ma nel complesso si manteneva bene. Giorgio era turbato, ma non sapeva se lo era per quello che stava per fare, ...
    ... per la vecchia sporcacciona o per quelli che lo stavano guardando. Forse per tutte e tre le cose insieme e soprattutto per quello che poco prima aveva visto. Giorgio indossava una maglietta, dei pantaloncini e ai piedi delle scarpe da vela, s’inginocchiò accanto a lei, si unse le mani con la crema. – Fai con calma, non avere fretta e non ti preoccupare di essere delicato. Non sono una bambolina – l’avvertì la donna. Alberto era imbarazzato e rosso in viso, iniziò dalle spalle. – Levami le spalline – ingiunse la megera. Giorgio nervoso slacciò la parte superiore del bikini e scostò le spalline, quindi massaggiò le spalle tornite della vecchia e scese sulla schiena. L’arpia sospirò. – Fammi sentire bene quelle dita, ungi e penetra bene. – – Penetra? – bofonchiò ridendo il vecchio caprone sulla sedia sdraio lì vicino e che stava fumando immancabilmente il suo puzzolente sigaro. Poi aggiunse – Lì c’è tanta roba ragazzo, ungi bene – e rise di nuovo sbuffando fumo tutt’intorno. – Hai ragione Franco – rispose ridendo, a sua volta, la vecchia, – ma qui si tratta di un massaggio e non di altro. E il ragazzo è portato per queste attività. – – Certo, certo – rispose il vecchio tossicchiando e ridendo. – Se tu ti spogliassi e ti mettessi in costume potresti giovarti pure tu delle sue abilità – disse la vecchia, – sono sicuro che Giorgio sarebbe così gentile da massaggiare anche te. – – Non mi metterei mai nudo qui – rispose il vecchio che indossava un panama non troppo pulito, un cappello ...
«1...345...8»