1. Come il mio cosiddetto amico Alberto mi ha trasformato in cuck – cap. 1.


    Data: 10/03/2022, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... sta ungendo la tua bella – concluse la vecchia. – E la sta ungendo con impegno – aggiunse il vecchio con il suo sarcastico sorriso. Intervenne Giovanna. – Non essere geloso Giorgio. Non c’è niente di male… anche tu stai dando la crema ad Elisa. Non vuol dire niente. – “Vuol dire, vuol dire” pensava Giorgio. Poi terminò il suo lavoro massaggiando i piedi curatissimi della megera e quindi si mise in piedi. – Sei stato bravo Giorgio, mi farebbe piacere se domani lo rifacessi – concluse benevolmente la strega che lo licenziò con una frase enigmatica. – Ora puoi andare con Giovanna e non ti preoccupare per la tua fidanzata… Alberto è bravo e sa quello che fa. – Nessuno meglio di Giorgio sapeva quanto fosse bravo Alberto, il problema era proprio quello: che era bravo.
    
    Giorgio e Giovanna si avviarono verso la macchina di Giorgio. Giorgio diede un’ultima occhiata alla coppia sul lato opposto della piscina. Alberto si limitava ad ungere le spalle di Chiara, ma lei era beata e sorrideva mentre lui le diceva qualcosa che Giorgio non poteva sentire. Giorgio preferì far finta di niente e proseguire. Quando furono in macchina Giovanna gli disse – Hai fatto un buon lavoro con Elisa. Ha la sua età, ma è ancora molto appetitosa, vero? Mi è sembrata soddisfatta del tuo lavoro, sicuramente metterà una buona parola quando sarà il caso con Alberto, ho saputo che si conoscono da anni e sono buoni amici. – – Già, invece Alberto ha fatto un buon lavoro con Chiara. Cazzo! – Giorgio non era ...
    ... riuscito a trattenersi dallo sfogarsi. Giovanna lo guardò perplessa. – Ma che dici, cosa vuoi che sia ungere le spalle di una ragazza. Domani forse, se te lo meriterai, potrai farlo a me, così vedrai che non c’è motivo di essere gelosi. – – Se l’è trombata, li ho visti! Porca miseria. – Esclamò Giorgio dando fondo alla sua rabbia, con chi poteva sfogarsi se non con la sua amica Giovanna. La strada era stretta, di montagna e Giovanna gli disse di stare attento, intanto rifletteva, Giorgio era penosamente turbato, doveva riportarlo sulla retta via e cioè ammansirlo. Sollevò la gonnellina già molto corta mostrandogli molto delle sue snelle e belle gambe. – Capisco la tua agitazione, ma hai fatto bene a non intervenire. Nessuno sa niente tranne me e te. Dico bene? – – Non lo sa nessuno, ma è come se lo sapessero tutti, quei due si comportano come se stessero insieme, li hai visti ora sul bordo della piscina. No? – – Tranquillo, sono solo chiacchiere. – – Che devo fare Giovanna? – – Niente – rispose tranquillamente Giovanna che ora, lo sentiva, aveva la situazione in mano. – Devi solo capire che non tutti gli uomini e non tutte le donne sono uguali. Tu sei bravo, dolce, ma non sei Alberto. E per quanto riguarda Chiara, forse ha bisogno di qualcosa di diverso che tu non le sai o le puoi dare, ma questo non vuol dire che tra voi sia finita. – Giovanna disse questo accarezzandosi con nonchalance l’interno di una coscia e mostrando un altro po’ a Giorgio che rischiò di sbandare. – Stai ...
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