1. Come il mio cosiddetto amico Alberto mi ha trasformato in cuck – cap. 1.


    Data: 10/03/2022, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... nei rari momenti di lucidità. Chiara non lo immaginava neanche lontanamente, altrimenti, altro che piacere sublime, sarebbe morta in quell’istante, ma il suo fidanzato era nascosto dietro una delle porte del locale in cui Chiara e Alberto stavano consumando il loro rapporto e li spiava. Spiava soprattutto lei e mentre la vedeva beata ed eccitata, sottomessa allo strapotere dello stallone che la stava montando rimase tramortito. Era capitato lì per caso e quando vide la scena rimase paralizzato, poi provò vergogna, sconforto, rabbia, mortificazione… invidia. Giorgio inizialmente vedeva poco di Chiara, la fidanzata era sulla poltrona e dietro di lei c’era Alberto, nudo ed imponente che incombeva sulla ragazza menando colpi incredibili che la stavano sfondando, ma lei li accoglieva con grazia, mugolando e gemendo, anzi incitando lo stallone a penetrarla ancora più a fondo. Quindi, Giorgio vedeva soprattutto Alberto da dietro, le sue spalle da palestrato e le sue natiche scolpite che andavano avanti ed indietro, dondolando ossessivamente sulle cosce possenti che menava fendenti bestiali. Poi, e fu incredibile, Alberto, come per fargli godere lo spettacolo, spostò la poltrona prendendola per i braccioli, con Chiara sopra, e la posizionò di sbieco. A quel punto Giorgio poté vedere benissimo entrambi, ora era in prima fila. Vedeva il cazzo di Alberto che entrava dentro la fica di Chiara, il grande corpo dello stallone che incombeva sulla ragazza, il volto della fidanzata stravolto, ...
    ... le sue natiche rosse, le sue piccole e dolcissime tette gonfie e sobbalzanti con i capezzoli ritti. “Sei bellissima Chiara”, pensava Giorgio mentre stava quasi piangendo, “cosa ti sta facendo quel bruto… oh dio… quanto sei bella…”
    
    Si trovavano in un seminterrato adibito a magazzino del resort in cui Chiara e Giorgio lavoravano e di cui Alberto era il direttore. Il locale era pieno di mobilio ed attrezzi rotti o che in quel momento non servivano. Giorgio aveva spesso fantasticato su situazioni simili, ma la fantasia era una cosa e la realtà un’altra, nella realtà provava una sofferenza bestiale. Ma Giorgio, nonostante tutto, ammirava quel cazzo che stava sfondando Chiara, le mani di Alberto che la tenevano per i fianchi e che la sculacciavano, la ragazza che gorgogliava immersa nel suo piacere, la bocca aperta ed il viso stravolto. Ogni tanto Alberto si chinava sulla ragazza e la leccava sulla schiena o le strizzava ruvidamente i capezzoli. Chiara vibrava, Alberto sentiva quelle vibrazioni e si eccitava ancora di più, Giorgio la vedeva e annaspava alla ricerca di aria. Giorgio si tratteneva, non riusciva né ad intervenire per far smettere quello sconcio, né ad andare via, era come ipnotizzato, non poteva fare a meno di guardare. Nel momento in cui lo stallone inondò di sborra la sua fidanzata quasi svenne. In quel momento la ragazza fremette ancora una volta pronunciando parole sconnesse accasciandosi sulla spalliera della poltrona. Alberto si adagiò soddisfatto su di lei e ...
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