Le mie storie (101) - Racconti Erotici

Le mie storie (101)

... fazzolettini per togliere lo sperma dal seno, dopodiché mi raccontò che aveva accompagnato la mamma al centro del paese per fare delle commissioni, alla fine della frase aveva già la mano tra le mie cosce. Ricordo quel momento come fosse ieri, infatti se da una parte ero bloccata ed anche un po’ mortificata da ciò che era successo con il grande, dall’altra volevo maledettamente che anche lui mi toccasse come aveva fatto poco prima il fratello, anche perché, neanche a farlo apposta avevo ancora le mutandine abbassate. La sua mano inevitabilmente andò oltre, ma arrivato all’ingresso del Luna Park, non ebbe il coraggio di entrare e dopo avermela accarezzata un pochino, giusto per farmi bagnare, si concentrò come faceva sempre sulle tettone, palpeggiandomele in ogni modo, mentre io gli feci una sega, anche perché ebbe il pudore e la delicatezza di non chiedermi “di zucare”.

I ricordi svaniscono, dopo aver preso le carte dalla signora ormai parecchio vecchiarella, anche se lucidissima, mi avvio verso l’uscita; un ultimo sguardo alla scalcinata casetta rossa e quasi come se fosse fatto apposta, appena prima di entrare in macchina da lontano incrocio lo sguardo di un uomo piuttosto invecchiato quasi senza capelli. Solo dopo qualche secondo mi rendo conto che è il più piccolo dei due fratelli; ci sorridiamo , un accenno di saluto e vado via.