Le mie storie (101)
Data: 26/02/2022,
Categorie:
Masturbazione
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
... Lui timidamente (immagino avesse capito che non lo avevo capito) chiese nuovamente “allora, mo’ zuchi?” Ed io, nonostante la poca esperienza del tempo, mi chinai e come diceva lui “lo zucai”. Non fu una bella esperienza, era polveroso e poco profumato, ma per non fare la figura della bambina, non dissi nulla. Quegli ultimi giorni furono all’insegna del “facciamo zuca, zuca?” Ogni volta che ci vedevamo, succedeva. Capitò anche una mattina al ruscello dopo che le signore andarono via e noi 2 con la scusa del caldo rimanemmo soli. In quell’occasione con la scusa di farsi il bagno, ne approfittai per fargli una lavata all’uccello senza per questo metterlo in difficoltà.
Le sorprese però non erano finite ed io non lo sapevo ancora o meglio, lo scoprii il pomeriggio prima del ritorno a casa. Come al solito aspettavo il mio amico nei dintorni della casina rossa, non ero entrata ancora dentro perché a differenza del solito, non lo avevo visto in giro. D’un tratto dal vialetto che portava al parcheggio vidi uscire suo fratello maggiore, con il quale per tutto il periodo in cui eravamo stati lí, avevo scambiato pochissime parole al di là dei saluti di circostanza; si avvicinava verso me e più avanzava più mi chiedevo perché venisse proprio dalla sottoscritta. Arrivato a pochi metri istintivamente gli dissi ciao, lui ricambiò e dopo avermi preso per mano, bofonchiò delle parole incomprensibili, dando per scontato che avessi capito cosa aveva detto, e mi portò diretta nel fienile. ...
... Completamente diverso da suo fratello, mi mise il braccio intorno al collo e sempre nel silenzio più totale mi baciò. Non ero brava a baciare e credo proprio che se ne accorse, cercai di sentire maldestramente la sua lingua, ma mentre ero intenta ad inventare qualcosa, la sua mano scivolò sotto la gonna, quasi senza accarezzare le cosce arrivò alle mutandine e dopo averle abbassate mi penetrò con 2 dita. Mi fece venire quasi subito e mentre ancora affannavano per il piacere, lo tirò fuori e me lo fece succhiare. Ero appena riemersa “dall’apnea”quando sulla porta apparve il fratellino. Lo guardai con terrore, con la sensazione di averlo tradito, lui però si rivolse al fratello, scambiarono delle frasi strette in dialetto e poi venne a sedersi dove eravamo noi. Il grande mi disse in un italiano approssimativo, che sarebbe andato via, ma prima avrei dovuto fargli vedere “e zizz’”; senza fiatare, sbottonai il vestito a fiori che mi perseguitava, feci cadere la parte superiore e, rimasta in reggiseno, abbassai entrambi le spalline restando a seno nudo, soprattutto cercando di non tradire il disagio che stavo provando. Si alzò, venne davanti, mentre io ero seduta e con le mani cominciò a giocare con le mie tette, mentre il fratello seduto di fianco assisteva alla scena. Dopo un po’ tirò fuori l’uccello duro e dopo averlo strusciato un po’ intorno ai capezzoli, si toccò velocemente, mi venne addosso, si pulì e dopo averci salutato andò via. Rimasti soli, il piccolo mi porse dei ...