La benedizione di Pitonio
Data: 26/02/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Autore: Smaliziato, Fonte: RaccontiMilu
... unico, fluido movimento delle natiche, a spingere il pene enorme, con decisione, tra le carni del sesso della sua padrona. Belladonna ora urlava il suo piacere. Mai l’aveva sentita gemere con voce così alta, e dire frasi sconnesse con toni di piacere. Rufus si voltò, appoggiandosi al muro esterno del tempio. Si portò le mani, tremati, al viso, asciugandosi la fronte dal sudore freddo. Cosa aveva visto? Un dio, una vera divinità, che possedeva quella bellissima donna che era la sua padrona. Sapeva di storie di umani che avendo visto un dio, venivano puniti, spesso uccisi… Sarebbe morto per lo sguardo fugace che aveva dato al tempio? E intanto sentiva Belladonna gemere e urlare, urlare e gemere. La sentì avere un orgasmo, poi un altro, e un altro ancora in una sequenza interminabile. Poteva solo immaginare i due corpi allacciati nell’amplesso, Belladonna presa i diverse posizioni. Capì persino, da ciò che Belladonna, diceva che l’essere le stava praticando persino la sodomia, pratica che Belladonna aveva sempre rifiutato, ma che adesso sembrava subire con estasi ed entusiasmo. Rufus si prese la testa tra le mani. Ormai aveva perso la nozione del tempo, l’unico segno che il tempo passava erano i gemiti che venivano da dentro il tempio, la voce della donna che incitava l’amante. Poi, il silenzio. La luna nel cielo finiva il suo viaggio notturno prossima a sparire dietro le montagne. Rufus si calmò. Poi improvvisamente, un nuovo urlo. Non più di piacere. Alto e agghiacciante. ...
... Simili urla Rufus le aveva sentite sul campo di battaglia, ma mai così forti, intense. Entrò nel tempio, di corsa. Vide Belladonna sul suo giaciglio, sola, contorcersi e urlare per il dolore. Fece per avvicinarsi quando un’ombra immensa gli fu sopra. Sentì il colpo alla testa. Poi, il buio e il silenzio
Freddo. Umido. Soffocamento.
Rufus si svegliò, sentendosi il viso bagnato. Recuperò la vista, vedendo davanti e sé due soldati con in mano dei secchi.
“Cosa diavolo è successo, qui?” gli urlò in faccia Quitio.
Erano dentro il tempio. Rufus si girò verso l’interno. Rabbrividì. Il corpo di Belladonna giaceva, privo di vita, la pelle invasa da punti neri sanguinolenti, il ventre, sede della femminilità, orrendamente squarciato, il viso, ancora bellissimo, era contratto dal dolore. Rufus raccontò quanto aveva sentito e visto durate la notte, senza tralasciare i dettagli, sentiva il proprio volto sporco di sangue ormai rappreso. Quando ebbe finito di parlare, un soldato gli offrì un panno per pulirsi.
“Quindi la sposa è morta?” si sentì udire.
Il sacerdote era alla porta.
“Dannato vecchio, è questo quello che intendevi?” Quitio afferrò il davanti del mantello del sacerdote, spingendolo sul muro. Il braccio sinistro del sacerdote spuntò dal mantello, afferrando il braccio del nobile, torcendo il polso per fargli perdere la presa e spingendolo via.
“Povero pazzo,- replicò il sacerdote- credevi di imbrogliare un dio?”
“Come, imbrogliato? Non gli ho offerto una ...