1. La benedizione di Pitonio


    Data: 26/02/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: Smaliziato, Fonte: RaccontiMilu

    ... il pube accuratamente depilato. Una vista da mozzare il fiato ai presenti. Quitio si sentì avvampare. Avrebbe volto prendere la donna, portarla nelle proprie stanze e possederla brutalmente, ma dopo i proclami che aveva fatto, non poteva agire diversamente da quanto detto. “Scortatela” disse ai soldati.
    
    “Se permette, mio signore, vorrei che il mio servo, Rufus, passi la notte di sentinella all’entrata del tempio-chiese Belladonna- Non vorrei che qualcuno vi si introduca e approfitti indebitamente di me… Rufus è stato un grande soldato, prima di inguaiarsi cercando di entrare nelle stanze delle donne di un signore della Corporazione dei Marsi: anche se si addormenta, si sveglierà al primo rumore…”
    
    “E sia! Andate!”
    
    I soldati scortarono Belladona fin dentro il tempio. La mondana si guardò intorno, posando un fagotto di pelli che Rufus le aveva portato, e che sarebbe servito da giaciglio, vicino all’altare con la fiamma sacra accesa. Improvvisamente, i soldati si ritrassero facendo passare una sagoma. Era il sacerdote. In silenzio, questi si avvicinò all’altare, allungò una mano gettando qualcosa nelle fiamme. Incenso sacro! I soldati riconobbero la sostanza che veniva bruciata durante le grandi celebrazioni, dagli effluvi violetti e dal profumo dolce e paradisiaco.
    
    “Che buon profumo! Grazie, vecchio. Posso fare qualcosa per ringraziarti..?” disse Belladonna, muovendo i seni in maniera eloquente. L’uomo, in silenzio si girò e uscì.
    
    “Bene uscite anche voi!-disse ...
    ... la donna ai soldati. E poi-Rufus, alla porta!”
    
    Rufus uscì al chiarore della luna, vide i soldati rientrare nelle loro case e la sagoma curva del sacerdote, che camminava, scendendo dalla collina su cui il villaggio sorgeva, accucciarsi contro un masso e quindi rimanere immobile, probabilmente dormendo. Sentì Belladonna battere le mai da dentro il tempio dicendo “I soldi più facili mai guadagnati!” e il tonfo che indicava che la donna si era stesa, di getto, nel giaciglio. Si posò su uno stipite della porta del tempio. E chiuse gli occhi.
    
    Un rumore. Rufus riaprì gli occhi. Un rumore lo aveva svegliato, ma quale? Si guardò intorno; il chiarore della luna illuminava a giorno tutto il villaggio e la vallata. Ogni casa era chiusa, ogni fuoco spento. Lontano, vedeva la sagome del sacerdote, avvolto nel suo mantello, che dormiva placido contro la roccia. Non un animale, non un gatto. Nemmeno gufi o pipistrelli in cielo.
    
    Eppure… Era sicuro, un rumore lo aveva svegliato!
    
    “Mmmm…. Ahaaa!”
    
    Rufus si voltò. Il gemito di piacere che aveva appena udito veniva dal tempio. Riconobbe la voce. Belladonna. Probabilmente, pensò, quella strana situazione, per la quale era stata portata in questo villaggio l’ha eccitata e, svegliatasi, aveva preso a toccarsi e masturbarsi come spesso faceva, quando l’eccitazione si impadroniva del suo corpo. Rufus aveva sentito gemere più volte la sua padrona, sia quando intratteneva i clienti, che sapeva essere finti gemiti per dare l’impressione di ...
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