La benedizione di Pitonio
Data: 26/02/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Autore: Smaliziato, Fonte: RaccontiMilu
... quello del giorno prima. Risalirono la vallata, ritrovando l’asino che avevano lasciato il giorno prima. Grata di poter salire sul quadrupede, la ragazza lasciò che il viaggio scorresse, guardandosi attorno e impiantando nella mente ricordi di quei luoghi.
Il giorno dopo, arrivarono a Verdebosco. Il villaggio era come trasformato. Il morbo, che aveva portato sofferenza morte, era svanito. Le coltivazioni, prima rovinate, erano ora lussureggianti,le bestie portate al pascolo, sane e forti.
Cinlia venne accolta dagli abitati di Verdebosco festosamente, ovunque si girasse, li vedeva sorriderle. Bimbi le portarono ghirlande di fiori, mentre le donne, piangendo grate, la baciavano ora la veste, ora le mani .Arrivati alla Casa Grande però, vide un viso tutt’altro che felice. Il viso di suo padre.
Davanti al genitore corrucciato, Cinlia raccontò il suo viaggio.Già il sacerdote aveva spiegato il luogo e le caratteristiche dell’Alcova di Pitonio, pur celandone la posizione precisa. La giovane donna, invece descrisse il suo incontro amoroso con il dio, tacendo quei dettagli intimi che la mettevano in imbarazzo. Uno degli speziali, quello che aveva contratto il morbo ed era ora guarito, le sollevò la veste, mostrando ai presenti le gambe ancora sporche di sangue rappreso, ma lasciando nascoste le intimità della giovane, che continuò descrivendo la mattina successiva e il viaggio di ritorno.
“E tu, vecchio, puoi testimoniare quanto avvenuto?”
“Testimoniare io? Dovresti ...
... sapere, Quintio Nunzio Clelio, quanto sia proibito spiare un dio nel suo intimo. Solo a una sposa prescelta può essere concesso di condividere un’esperienza simile- continuò guardando Cinlia- e sopravvivere! Io sono rimasto a governare la fiamma, dopo aver masticato questa,-estrasse dal mantello un sacchettino- i tuoi speziali potranno confermarti quello che dico! È una sostanza che annebbia i sensi, lasciando svegli ma incapaci di percepire cosa accade attorno, e abili solo ad eseguire compiti semplici, come governare un fuoco!”
Uno degli speziali si avvicinò, prese il sacchetto e lo annusò.
“È vero, signore-disse-questa è una sostanza ipnotica potente!”
Quintio, gelido camminò attorno alla figlia e il sacerdote. Improvvisamente, come una furia, si avventò su quest’ultimo, atterrandolo. “Vecchio-urlò-Mostra la tua lingua biforcuta!”
L’uomo lo squadrò irato, apri la bocca e mostrò una lingua perfettamente arrotondata, normale.
Quintio gli si allontanò ma poi, con un gesto folle, gli fu ancora addosso abbassandogli le brache. Mise in mostra il sesso del sacerdote, di dimensioni decisamente normali. Quintio si allontanò, pallido, vitreo. Aveva oltraggiato inutilmente il sacerdote.
“Reverendo sacerdote, io ti chiedo perdono-balbettò- Credevo…Pensavo…”
“Credevi che io avessi abusato di tua figlia- esplose l’uomo, il fuoco negli occhi e l’indignazione nella voce- Che avessi preso il fiore della sua virtù e della castità! Forse perché, anni addietro, la tua ...