1. La benedizione di Pitonio


    Data: 26/02/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: Smaliziato, Fonte: RaccontiMilu

    ... piacere, mentre la sua lingua entrava dolcemente nella mia intimità, muovendosi su e giù, raggiungendo la parte superiore del mio sesso dove sentivo il mio bottoncino inturgidirsi. Lei lo prese tra le labbra, stringendolo e succhiandolo, e in quel momento mi sentii rapita da un piacere fortissimo, che faceva tramare tutto il mio corpo. Poi mia cugina si alzò, avvicinò il suo viso al mio e mi baciò sulle labbra, premendole con forza e introducendo la lingua: ricordo il vago sapore dolciastro che sentii sulle sue labbra.”- alzò lo sguardo verso il sacerdote-”Questo mi rende forse impura, indegna di essere la sposa del dio?”
    
    “Non credo. Il sacrificio che Pitonio chiede è che una vergine gli venga data in sposa, e solo quando una vergine giace con un uomo il suo sesso ha la perdita di sangue, che per il dio è il segno del sacrificio, sangue che sostituisce quello offerto a volte in olocausto: non derivato dalla morte, ma dalla vita” Guardò la giovane negli occhi.
    
    “Vuoi dire- chiese esitando- che potrei rimanere gravida del dio?”
    
    “A volte è successo… Se la sposa è più che degna, il dio la ama e le dona un figlio, che è simbolo della sua benedizione. I figli di Pitonio sono rari, ma la nostra storia li ricorda come gradi capi del nostro popolo, ed eroi.. Ma adesso dormi, domani arriveremo all’Alcova di Pitonio, e all’adempimento del nostro destino.”
    
    Cinlia annuì, stendendosi sull’erba, avvolta nello spesso mantello che, insieme al fuoco, le dava calore. Il sacerdote ...
    ... prese la rozza sella dell’asino che, tranquillo, brucava i cardi nel sottobosco, e la portò alla testa della ragazza, invitandola ad appoggiarvisi. Si avvicinò poi al fuoco, aggiungendo legna, quindi si appoggiò a un albero, stringendosi il mantello attorno al corpo. Cinlia si sentiva, inaspettatamente, comoda. Il sacerdote, se pur misterioso e burbero, era gentile. Guardò le stelle splendere nel cielo: non le aveva mai viste così. Chiuse gli occhi e si addormentò.
    
    Le palpebre sbatterono al risveglio. Una, due, tre volte. Mettendo a fuoco il cielo, ormai illuminato dal sole. Inspirò, sentendo uno strano peso sul petto. Scostando il mantello, si guardò sul petto. Strabuzzò gli occhi. Acciambellato tra i due seni, stava un grosso serpente. Cinlia fece per alzarsi istintivamente ma la voce dl sacerdote la bloccò. “Ferma!”- con tono concitato. Lo vide avvicinarsi, la mano tesa, aperta intimandola a stare ferma, lo sguardo corrucciato.
    
    La testa del’animale si alzò, come guardandosi intorno. Per un attimo, le pupille verticali dell’animale sembravano scrutare gli occhi della ragazza, mentre la lingua biforcuta saettava. Lentamente, il rettile sciolse le sue spire, scese strisciando lungo il seno sinistro, quasi stringendolo, e scendendo dal braccio di Cinlia, che ebbe un lieve sussulto, per poi scivolare sul terreno e sparire tra l’erba alta.
    
    Il sacerdote la aiutò ad alzarsi. “Un buon auspicio!_ disse, e poi, vedendo lo sguardo interrogativo della ragazza-”La vipera è un ...
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