La benedizione di Pitonio
Data: 26/02/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Lesbo
Autore: Smaliziato, Fonte: RaccontiMilu
... sapientemente aromatizzati.
“Come ti senti, giovane Cinlia?” chiese l’uomo, pacatamente.
“Stanca!” affermo di getto, quai sospirando.
“Non era quello che intendevo.- continuò lui- Ti stai trovando, giovanissima, a dover affrontare l’ignoto, un pericolo mortale. Lo hai potuto constatare, sapendo cosa è successo a quella donna solo ieri notte… Non hai paura?”
Cinlia si strinse il mantello attorno le spalle, il corpo scosso da un lieve tremito, come di freddo e abbassando lo sguardo.
“Sì, ho paura, ma cosa avrei dovuto fare? Mia madre mi ha educato ad essere altruista con il prossimo, ad essere coraggiosa nelle avversità. Lei era sempre gentile e amorevole con tutti, indipendentemente dal ceto sociale. Da piccola, mi portava a giocare con i bambini dei contadini e dei pastori di Verdebosco, e quando eravamo stanchi per le corse e i giochi, ci riuniva attorno a lei, offrendo del cibo, non solo i bambini ma anche ai genitori. Poi ci raccontava storie. Da lei ho capito che un nobile ha una responsabilità: avere cura del proprio popolo! Mio padre lo fa, certo, ma solo se po’ averne un tornaconto… Lei intendeva che tale atto fosse spontaneo, disinteressato. Per questo non me la sono sentita di tirarmi indietro, quando era evidente quale fosse il mio dovere… E poi- continuò alzando lo sguardo e con voce più decisa- quella donna, per quanto bella, non era degna di divenire la sposa del dio. Forse sono anche io indegna?”
Il sacerdote le sorrise.
“Di certo ...
... possiedi molte qualità che il dio apprezza. Coraggio. Dolcezza. Abnegazione. E, certamente, grande bellezza. Ma, e spero di non metterti in imbarazzo, sei anche pura?”
La giovane abbassò gli occhi arrossendo…
“C’è qualcosa che devo sapere?” chiese il sacerdote con dolcezza.
“Pochi anni fa, c’era un giovane soldato, a Verdebosco, che mi disse di essere innamorato di me… Era un bel giovane, lo conoscevo sin dall’infanzia, e mi piaceva, ma morì durate una spedizione militare. Piansi tanto, per la sua morte… E poi…”
“E poi?”
“Alcuni mesi fa, mentre ero alla residenza di mio nonno… era una mattina soleggiata, e mi ero pulita, immergendomi in acqua calda e profumata con petali di rose. Mentre mi asciugavo, entrò nella mia stanza mia cugina Porzia, che è un po’ più grande di me. Mi vide, nuda, e mi guardò in maniera strana. Mi si avvicinò, e mi tolse di mano il panno con cui mi stavo asciugando. Mi mise una mano sulla guancia e mi disse che ero molto bella. Mi prese per mano e mi portò sul mio giaciglio, facendomi prima sedere, e poi sdraiare. Incominciò ad accarezzarmi con le punta delle dita, il suo tocco mi fece rilassare, le sentivo scivolare sulla pancia, attorno all’ombelico, risalendo sui seni e costeggiando i capezzoli, che sentii indurirsi. Me li baciò, succhiandoli avidamente, prima uno e poi l’altro. Con dolcezza, mi aprì le gambe e appoggiò le labbra alla mia fessurina. Sentii la lingua farsi largo nella fenditura, leccandomi.. Ricordo di aver sentito un grande ...