1. La benedizione di Pitonio


    Data: 26/02/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: Smaliziato, Fonte: RaccontiMilu

    ... carne, piaceri che una meretrice dovrebbe dominare… E se la descrizione fatta da Rufus era veritiera. Quitio si rendeva conto che Clelia, una volta fatto il passo al quale si era detta disposta, non sarebbe più stata vergine. E come prima gli aveva ricordato il sacerdote, la verginità di una sposa novella è parte indispensabile della dote di una giovane nobile… Alzò il pugno, desiderando di impedire alla figlia questo gesto, ma si rese conto di essersi spinto oltre. Aveva dichiarato che avrebbe riparato di fronte ai rappresentanti del popolo, accorsi dopo che la notizia della morte di Belladonna. Se si fosse tirato indietro, il popolo di Verdebosco avrebbe potuto, secondo le regole della Confederazione, sollevarsi contro di lui, persino coinvolgere i nobili della città in loro favore. Lasciò cadere la mano rassegnato. “E sia!” disse.
    
    “Ragazza, coraggiosa”- intervenne il sacerdote -“Predi un mantello e preparati, dobbiamo partire subito per raggiungere l’Alcova di Pitonio! Entro tre giorni, sarà tutto inutile; già adesso i miei rimedi stano perdendo di efficacia. Fra tre giorni, il male che affligge il villaggio sarà insanabile e mortifero come lo è stato per Belladonna!”
    
    Il tono del sacerdote non ammetteva repliche. Un mantello fu portato alla giovane donna, che subito seguì il sacerdote sempre curvo su se stesso.
    
    I monti pieni di boschi sono, certo piacevoli luoghi in cui passeggiare. Ma i due viandanti non potevano godere le bellezze del panorama. L’uomo, curvo, si ...
    ... posava sul suo bastone. La ragazza invece avanzava in groppa all’asino che avevano preso presso una delle fattorie limitrofe al villaggio.
    
    “Il viaggio non è lungo, giovane Cinlia, ma può essere stancante per chi non è abituato a viaggiare a piedi!”
    
    Per tutto il primo giorno avevano viaggiato mangiando pane e formaggio, portati in fretta e furia dei liberti del padre della ragazza, insieme ad altri alimenti come carne cruda e verdura, chiusi i una bisaccia. Arrivata la sera, si fermarono in una radura. Il sacerdote la fece scendere dall’asino aiutandola, poi si mise a raccogliere della legna e dei sassi. Con i sassi formo un cerchio dentro al quale pose dei rametti di legno. Con movimenti abili, che alla ragazza parvero quasi magici, accese un piccolo fuoco, che alimentava aggiungendo dapprima piccoli rametti, poi sempre più grossi pezzi di legno. Il fuoco regalava luce e calore. “Ci riscalderà,-aveva affermato il vecchio- e terrà lontani gli animali!” Poi , con il suo coltellino di bronzo, aveva tagliato le estremità di due rami formando delle punte, per poi infilzare pezzi di carne dalla bisaccia e grossi funghi che tirò fuori dai sacchi che portava appesi alla cintura. Posti i rametti sopra il fuoco, li abbrustolì abilmente, cospargendoli di foglie e spezie che ne rendevano appetitoso l’odore. L’uomo passò uno spiedo improvvisato alla ragazza, con i pezzi di carne e i funghi caldi e fumanti. La fanciulla prese il ramo e cominciò a mangiare gustando la carne e i fughi ...
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