Violagode, capitolo 17: la pornostar
Data: 20/02/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69
... pensieri. Sento le lacrime scendere copiose sul viso, come se si fosse rotta una diga, ho la bocca piena di bava oltre alle mie mutande. Mi assesta quattro o cinque scudisciate, poi passa alle tette di Nastia.
Ha un’espressione vuota, ferma, come se stesse guardando nel vuoto mentre ci frusta a turno. Io guardo lui con aria disperata, guardo Nastia che sta piangendo anche lei, guardo le sue tette ricoperte di violenti segni rossi, guardo le mie tette ricoperte di violenti segni rossi. Nastia sta singhiozzando dietro la gagball, io cerco di trattenermi dal singhiozzare ma non posso trattenere le lacrime sempre più copiose. Il dolore al seno ha superato quello al culo.
Quell’uomo ha uno sguardo crudele, forte, autoritario. Ci fustiga in silenzio, non riesco a capire o ricordare da quanto stia durando questa tortura. Quando vedo che appoggia il frustino su un divanetto tiro un sospiro di sollievo. Mi guardo il seno: è martoriato dalle scudisciate e quello di Nastia è messo uguale se non peggio.
Lui torna davanti a noi, allunga le mani e ci strizza un capezzolo a testa, io mi contorco dal dolore, sento Nastia mugolare. Ho i capezzoli rovinati, le sue strizzate sono dolorosissime. Sento le lacrime colare dal viso e cadere sul seno.
“Siete due luride puttane, meritate questo ed altro.” Annuisco. “Avete il volto rovinato dalle lacrime, siete orrende, siete due cessi.” Annuisco contorcendomi dal dolore mentre la mia tetta sinistra viene tirata e ritorta dal ...
... capezzolo.
“Ora brutte troie vi libero dal bavaglio.”
Libera prima Nastia poi me, toglie la gagball ma con le dita ci spinge in fondo alla bocca le mutandine lasciandole quindi dentro. Non mi muovo, sono terrorizzata, lo lascio fare e rimango zitta, non oso parlare, sono schiava del suo potere.
“Aprite quei cessi di bocca che avete. Di più.”
Si slaccia i pantaloni, finalmente almeno un pompino, ho voglia di sesso. Sono dolorante, ma incredibilmente eccitata. Estrae un cazzo medio piccolo, non è neanche in erezione, rimango un po’ delusa. Va verso Nastia, cerco di guardare con la coda dell’occhio senza muovere la testa, rimano lì in ginocchio a bocca aperta, ammanettata, col culo e le tette martoriate dalle frustate.
Esce uno zampillo, le sta pisciando in faccia!
Si gira verso di me, vengo colpita dal getto caldo, cerca di puntare alla bocca ma mi arriva tutto in faccia, anche negli occhi. Li chiudo tenendo la bocca spalancata, l’odore è schifoso, rimango ferma solo grazie alle frustate che ho preso. La bocca si sta riempiendo, le mutandine sono imbevute di piscio, tento a fatica di ingoiare il liquido acido e nauseabondo.
Il getto smette di bagnarmi, riapro gli occhi e mi giro leggermente, è tornato sulla faccia di Nastia, che singhiozza in evidente difficoltà. Le piscia sui capelli, sulla camicetta strappata.
Poi è di nuovo il mio turno, io mi protendo verso di lui, mi sento totalmente sottomessa, umiliata, un cesso a sua disposizione. Mi piace. Mi fa la doccia. ...