1. Violagode, capitolo 17: la pornostar


    Data: 20/02/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    ... palco aprendo le gambe. Il suo piccolo tanga copre a malapena la sua vagina.
    
    Anche io mi metto in ginocchio a gambe aperte, la posizione è un po’ scomoda ma mette in mostra la mia figa gonfia coperta da un tanga di pizzo quasi trasparente.
    
    Il festeggiato estrae due banconote, una in ogni mano e ci guarda come per chiedere il permesso. “Sono tutta tua amore.” Gli sussurro io.
    
    Lui infila le due banconote una sul lato di ogni tanga, Nastia scosta lo strettissimo pezzo di stoffa che le ricopre il sesso ed io faccio altrettanto.
    
    Il festeggiato è eccitatissimo, si china e lecca la figa di Nastia, poi la mia, poi torna sulla sua. Noi simuliamo gemiti di piacere. Dopo tre o quattro lappate Nastia si alza ed io la seguo. Si allontana dal bordo del palco e mi abbraccia, ballando mi bacia mostrando a tutti le nostre lingue che si intrecciano mentre le nostre mani scorrono sul corpo l’una dell’altra.
    
    Il gruppetto di addio al celibato si complimenta con il festeggiato, si abbracciano e si scambiano dei cinque.
    
    Io e Nastia raccogliamo camicetta e gonna e scendiamo per tornare al nostro tavolo, il reggiseno lo lasciamo in omaggio al festeggiato.
    
    Attraversiamo la stanza in tacchi e tanga a testa alta, qualche testa si gira al nostro passaggio.
    
    Tornati al tavolo troviamo Yuri che parla con un uomo di poco più di quarant’anni, vestito in jeans e maglietta, capelli lunghi raccolti in un codino. Stona in questo locale. Yuri gli sta facendo vedere qualcosa dal suo ...
    ... telefono.
    
    “Eccoci di ritorno.”
    
    “Complimenti, avete dato un bello spettacolo.” Mi fa il mio padrone alzando il bicchiere di champagne che sta bevendo come se volesse brindare.
    
    Nastia si sta rimettendo la camicetta, io faccio altrettanto. Ci rimettiamo anche la gonna. Guardo l’uomo che parla con Yuri, lui mi indica, Yuri annuisce con la testa, poi viene da me e Nastia: “Il nostro amico vorrebbe un privée con entrambe, paga molto bene.”
    
    “Wow, è un onore…” commenta Nastia.
    
    “Chi è?” Chiedo io.
    
    “Una persona molto importante, se decidete di andare dovete fare tutto quello che chiede.”
    
    “Io ci sto.” Interviene al volo Nastia prima ancora che Yuri finisca la frase.
    
    “Anche io allora.” Le faccio seguito.
    
    “Brave ragazze,” ci dice Yuri, “ma mi raccomando, accontentatelo in tutto.” Poi si gira verso il nostro ospite e alza i pollici.
    
    “Andiamo allora. Seguitemi, troie.” Dice lui avviandosi verso i privée.
    
    Io e Nastia lo seguiamo. La sala dei privée è composta da tanti divanetti con dei separé di velluto rosso, in fondo una porta con un buttafuori a mo’ di guardia. Arriviamo fino alla porta, il buttafuori la apre senza chiedere nulla, anzi sembra quasi inchinarsi al passaggio del nostro cliente.
    
    “Ma chi è?” Chiedo sottovoce a Nastia.
    
    “Non lo conosci?” Mi sussurra lei.
    
    “Entrate, troie.” Ci ordina lui interrompendoci.
    
    La seconda sala ha un palco al centro simile a quello grande, ma con un unico palo e molto più piccolo, diversi divani ai lati e due ...
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