1. L’ira dei buoni 3


    Data: 17/02/2022, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... labbra sputando peluzzi di tanto in tanto, sobbalzò quando sfiorò la corolla delle piccole labbra; si morse a sangue quando prese tra i denti il clitoride; ebbe un orgasmo feroce che gli scaricò nella bocca e che lui ingoiò tutto.
    
    Le avevo accennato talvolta, quasi con noia, alle lunghissime pratiche di preliminari che lui adorava; in quel momento mi odiò e pregò che Carlo non la smettesse più di leccarle tutto, vagina e ano, perineo e monte di venere; quando si spostava sul ventre fino al’ombelico, sentiva quasi di respirare finalmente; subito dopo era aggredita dalla libidine della lingua che passava a spatola sulla vulva e la carezzava tutta.
    
    Lui la fece girare carponi sul bordo del letto e riprese a carezzarla e leccarla tutta; infilò in vagina fino a tre dita e la stimolò, tra canale e clitoride, finché lei per due volte urlò il suo orgasmo; sentì le dita che si infilavano nell’ano e lo stimolavano ruotando per sentirlo cedere e dilatarsi; si sentì in dovere di avvertirlo.
    
    “Amore, lì sei il primo a passarci; non farmi male, per favore … “
    
    “Ricordami di procurarci del gel lubrificante; hai una verginità da offrire e voglio coglierla; ti sto stancando?”
    
    “Forse si stancherà tua sorella quando le racconterò quanto amore mi dai; io, per questo piacere, sono pronta anche a morire o a farti morire di stanchezza … “
    
    “Davvero stai provando piacere?”
    
    “No, sto recitando, così mi paghi di più; continua e sta zitto; lecca, mordi, tocca, accarezza; dammi ancora ...
    ... dieci anni arretrati di questo amore infinito, maledetto; ti amo, lo capisci? E tu stai amandomi come io voglio che faccia?”
    
    “Perché parli tanto e non lo fai per dirmi se ti sto facendo godere?”
    
    “Non sai leggere negli squirt che ti sparo in bocca, negli umori che mi scorrono a fontana? Ti decidi a farmelo almeno assaggiare in vagina? L’ano può aspettare; per la vagina sei già in ritardo; ti amo, ti amo ti amooooo!!!!”
    
    La stava penetrando lentamente, quasi gustasse ad ogni momento il piacere di condividere l’amore e la passione; stava sprofondando dolcemente nel piacere di sentirla consonante; se ne era innamorato, più di quanto pensasse, forse stava facendo solo esplodere una passione che per anni aveva coltivato senza saperlo; Loredana aveva raggiunto l’Empireo del suo personale paradiso, la realizzazione di un sogno coltivato per anni; non voleva che uscisse da lei, voleva prenderlo per sempre in se.
    
    Carlo si fermò un attimo e si sollevò a guardarla negli occhi; lei gli sorrise e lo baciò, mentre i muscoli della vagina stringevano il fallo che la riempiva, ad onta di qualunque diceria; era esattamente la copula che desiderava; era tutto per lei, quel sesso che aveva sognato, esattamente come lo sentiva adesso nel corpo; si abbandonò con languore al piacere che le montava dal cervello, dal ventre, da tutto il corpo, mentre si scioglieva nell’abbraccio più caloroso; gli impose di stare fermo; esplose.
    
    La sentì che godeva, realmente, decisamente, convintamente ...
«1...345...9»