1. L’ira dei buoni 3


    Data: 17/02/2022, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... d’occhio tra le labbra … ti faccio male coi denti?”
    
    “Mi fai male solo se chiacchieri ancora e non mi dai amore; zitto e fammi godere, amore mio!”
    
    Si rese conto che davvero i capezzoli erano molto sensibili al tocco delle labbra e li succhiò amorosamente a lungo; prese tra le mani le natiche puntute e sode e le strinse con passione; lei armeggiò sulla cintura finché l’aprì, abbassò la cerniera, slacciò l’unico bottone e gli spinse, insieme, pantalone e boxer fin sulle scarpe; risero quando cercò di muoversi impacciato; scalciò tutto e restò nudo davanti a lei, che a quel punto si sfilò le calze e lo slip ed esibì la vulva pelosa con molto sussiego.
    
    “Sai che sei bellissima così tutta nuda? Sembri una statua del rinascimento .. “
    
    “Certo che le tue precedenti donne dovevano essere assai allupate, per giudicare inadeguato un sesso così pieno e dolce; perché ti consideri ipodotato? Trovo che è meraviglioso, grosso da farmi piangere lacrime di orgasmo dalla vagina … “
    
    “Forse è il tuo desiderio a vederlo abbastanza grosso .. “
    
    “Come il tuo che ti fa vedere Venere dove c’è un mostriciattolo di donna … “
    
    “Hai deciso che cominciamo con una litigata?”
    
    “Io non sto litigando; sto solo dicendo che amo il tuo sesso come amo te e non condivido le stupidaggini che raccontano Samantha, ed ora anche Veruschka; è molto più probabile che la loro insoddisfazione si appuntasse sul tuo fallo perché non avevano altro a cui appigliarsi; ti amavo vestito da capo; adoro l’uomo ...
    ... che vedo nudo davanti a me; il tuo sesso sarà la fonte del mio piacere, ci puoi giurare!”
    
    La strinse a se ed appoggiò il fallo tra i peli della vulva, sentì il clitoride, quello sì ben evidente e ritto, e lo strofinò con l’asta, facendo l’amore tra le cosce; lei si sentì stimolata ed accentuò il movimento agitando gambe e natiche; in breve urlò per un leggero orgasmo sopravvenuto.
    
    “Ssssshhh! Non urlare; svegli il bambino … “
    
    “Perfetto, così viene qui, ci abbraccia per le gambe e faccio l’amore col padre e col figlio insieme … “
    
    “Già pensi a un incesto? Ha solo tre anni!”
    
    “Penso solo che ti voglio, che ti sto prendendo, che voglio gustarti per ogni centimetro di pelle; ti amo maledetto che mi hai fatto aspettare anni per questo momento!”
    
    “Vieni, sdraiamoci sul letto, voglio sentire il tuo sapore dalla punta dei piedi ai capelli!”
    
    La spinse sulla parte libera del letto, ai piedi del bambino; si accovacciò di lato, le passò le mani sul ventre, sul pube, su tutto il corpo, mentre lei gli prendeva la testa e lo accarezzava; quando sentì la lingua sull’ombelico, si dovette mordere una mano per non urlare; ma cominciò a gemere sommessamene e non si fermò per tutto il tempo che lui passava le dita, prima, la bocca poi e la lingua infine, su tutto il bacino fino al monte di venere.
    
    Quando aggredì la vulva, il morso alle mani divenne una costante, così intense e continue erano le fitte di piacere che lui le scatenava nel corpo; sentì la lingua lambire le grandi ...
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