1. Le mie calde allieve - capitolo 8


    Data: 13/02/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: Giangi57, Fonte: Annunci69

    ... nera, le sue mammelle erano più pesanti e puntavano sfrontatamente verso l'alto ogni volta che lei si sollevava. Sopraffatta dalla voracità di Rosina e sicuramente più eccitata e meno timorosa dell'altra, cominciò a dimenarsi tutta, gemendo. Si eresse e sfregò il bel culo sul volto dell'amica. Gli occhi chiusi, le labbra socchiuse, fu scossa a lungo da un tremito violento e da piccoli spasmi. Palpeggiava i seni di Rosina ai quali si appoggiava mentre questa ultima continuava a brucarla e a berla. Improvvisamente Sara si rimise eretta.
    
    «Oooh, Rosina... E stato fantastico! Non mi avevi mai fatto godere tanto!».
    
    «Si, lo so... Ma tu non mi avevi mai pisciato in bocca, brutta porca!» ribatté la ragazza pulendosi le labbra.
    
    «Oh, perdonami! Ma era una sensazione così forte che non ce l'ho fatta a resistere!».
    
    «Be' non è grave, sai! Mi piace persino la tua pipì!».
    
    Rosina si distese sulla schiena e divaricò le cosce.
    
    «Prova su di me... Vorrei riuscire a godere come te. Non ci riesco. Prova ancora una volta...».
    
    «È colpa tua! Ti controlli! Lo sento benissimo. Come se avessi sempre paura di qualcosa. Invece devi dimenticare tutto, lasciarti andare, sei troppo contratta...».
    
    Guarda, guarda. Quell'osservazione di Sara l'avevo fatta io a Rosina durante le lezioni di ginnastica. La sua tensione interiore la metteva in imbarazzo, frenandola, sia quando faceva gli esercizi sia quando faceva ballo con Silvia. Effettivamente non riusciva a raggiungere uno stato totale ...
    ... di rilassamento.
    
    « Preferirei che mi venissi sopra. Mi piace vederti da sotto!».
    
    Rosina si rialzò e si accovacciò come sulla tazza del cesso. Sara strisciò sul dorso a mo' di rettile e cominciò a leccarle la figa, sospesa sopra le sue labbra.
    
    «Abbassati un po'. Vieni a sederti sulla mia bocca...».
    
    L'altra allargò i piedi e il suo culo nero copri il bel volto bianco di Sara. Prendendo il ritmo necessario, cominciò a oscillare lentamente dall'alto in basso. Sara, col palmo delle mani schiacciato sulle natiche dell'amica, l'aiutava ad alzarsi e ad abbassarsi, spostando al contempo il mento per leccarle la vulva e succhiarle il clitoride. A intervalli regolari si interrompeva, per infilarle le dita ora in vagina, ora nel buco del culo.
    
    «Rilassati, tesoro, dimentica tutto! Pensa solo alla mia bocca che ti mangia la figa! Pensa che la tua figa è fatta per questo! E pensa che io godo facendo così. Pensa che siamo due porcone....
    
    Rosina cominciò a gemere mentre Sara ora alternava ai baci in profondità parole sconce che bisbigliava.
    
    « Si. Lo sento che mi stai sborrando in bocca. Dai, godi, bagnati tutta. Voglio che tu mi dia tutto. Sei la mia porcella adorata. Sono io che ti ho insegnato tutto! Rilassati! Dammi tutto! Dammi!».
    
    La sua lingua e le sue dita sfarfalleggiavano frenetiche nei punti più sensibili dell'intimità dell'altra. Nonostante avesse la bocca piena di tutte quelle carni, Sara riusciva a pronunciare ugualmente le sue viziose preghiere.
    
    «Rosina, ...
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