Le mie calde allieve - capitolo 8
Data: 13/02/2022,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Giangi57, Fonte: Annunci69
Le mie calde allieve - Capitolo 8
Essendo stato invitato diverse volte per le vacanze invernali da un collega, insegnante di ginnastica, originario di quella regione, conoscevo già le località dove avremo trascorso la vacanza. Era stato lui, di fatto, che mi aveva dato alcuni indirizzi di impianti alberghieri specializzati nella ricezione di gruppi studenteschi. Un grazioso chalet, sulle sponde di un bellissimo lago.
La proprietaria che telefonicamente mi era sembrata una persona molto simpatica, ci aveva enumerato una quantità impressionante di possibili attività che si potevano fare tutte insieme a un prezzo forfettario: windsurf, canoa-kajak, tennis, minigolf, tiro con l'arco, equitazione...
C'era solo l'imbarazzo della scelta ma ci concentrammo su ciò che ci pareva essenziale per dei ragazzi di periferia: la scoperta della montagna.
L'Ostello si affacciava sul lago che dominava per qualche decina di metri e sorgeva in mezzo a pascoli verdeggianti e ripidi, un luogo ideale per la vacanza che avevamo progettato e la scarsa pericolosità dell'ambiente avrebbe permesso ai ragazzi di godere di una certa libertà.
Mentre i miei allievi si insediavano nel nuovo ambiente e andavano a studiare un po' i dintorni, in attesa della cena, noi ci eravamo messi a preparare i programmi per la settimana.
Su mia richiesta mi furono assegnate Mariella e Samira, oltre che Gioele e Giovanni, due intrepidi ragazzetti che si succhiavano ancora il pollice e che piangevano ...
... quando si facevano male. A scuola intenerivano tutti: dal preside alle allieve più grandi e perfino i professori delle classi superiori, noti per la loro severità. Benché dotati nello sport Gioele era un centravanti notevole, un temibile cannoniere, e Giovanni un portiere fuoriclasse muscoli notevoli, avevano ancora facce da bambo lotti, lineamenti delicati e una dolcezza un po' ambigua. Mentre la maggior parte delle ragazze più grandi si lasciavano conquistare dal loro fascino e cedevano a tutti i loro capricci, Mariella era l'unica ad averli domati.
Provava un piacere maligno a picchiarli dopo averli buttati a terra. Era una cosa che avevo già notato diverse volte: al minimo dispetto che le facevano lei ne rincorreva uno, lo buttava a terra e lo puniva senza pietà. Stranamente, i due ragazzi accettavano la legge di quella ragazza più grande di loro senza lamentarsi. Le qualità sportive di Mariella, leader femminile incontestata, non erano estranee alla cosa, ma, secondo me, in quel loro rapporto "vittima-carnefice" c'era una dimensione perversa. Tanto è vero che i due si ritrovarono inclusi nel gruppo di quella maschietta decisa, come se cercassero ulteriori punizioni. Che provassero piacere nell'essere picchiati da una ragazza? Forse, con il tempo, avremmo avuto una risposta precisa.
Intanto, per parte mia, provavo una sorta di ambigua soddisfazione nel seguire quel loro strano rapporto.
Qualcuno dei ragazzi "più grandi" si era degnato di partecipare agli stages. Gli ...