1. Le mie calde allieve - capitolo 8


    Data: 13/02/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: Giangi57, Fonte: Annunci69

    ... L'assito malconcio mi avrebbe permesso di spiare attraverso i punti sconnessi quello che stava succedendo in basso. Rimasi in attesa, col fiato so speso.
    
    Come avevo previsto le due gazzelle in cerca di isolamento fecero di li a poco il loro ingresso. Le due silhouettes si stagliarono nell'oscurità in controluce. Più che vedere riuscivo a sentirle.
    
    Che puzza!», disse Rosina parlando forte.
    
    Ti ci abituerai presto», rispose Sara, tirandola per una mano.
    
    «Oh, mi fai camminare nella merda!».
    
    «Ma non è merda, è concime!».
    
    «Sara no, non qui!».
    
    «Di' un po', non ti tirerai indietro, adesso!. »
    
    «Sei sicura che nessuno ci abbia viste uscire ?.
    
    «Nessuno, nessuno. Erano tutti occupati. E poi, avremo bene il diritto di fare due passi, o no? Vieni, da questa parte, qui è più pulito.»
    
    Un silenzio inframmezzato da sospiri mi fece capire che le due ragazze si stavano baciando. Mi chinai per veder meglio. Sara aveva preso Rosina per la vita e le stava facendo un lingua in bocca.
    
    «Sara, ho sentito un rumore!».
    
    «Oh, ma come sei fifona! Vieni, andiamo su a vedere. Li potremo anche distenderci..
    
    Sentii cigolare i gradini e mi ritrassi, nascondendomi nell'oscurità. Il mucchio di fieno che riuscivo a veder davanti a me sarebbe sicuramente servito da giaciglio erotico. Benissimo! Mi si prospettava un bellissimo spettacolo! Il pertugio attraverso il quale io mi ero arrampicato diffondeva una luce grigiastra sufficiente per illuminare la scena che già ...
    ... pregustavo.
    
    Sara fu la prima a salire.
    
    «È carino, qui! Vieni su, presto! Oh, sta' attenta! L'assito è marcio!».
    
    Rosina, più timida, fece la sua comparsa. Sara la acchiappò subito e la trascinò verso il mucchio di fieno sul quale entrambe si lasciarono cadere ridendo. Sara non perse tempo e si avventò sull'amica, con una voracità inaspettata da parte di una bellezza così raffinata come lei. Le abbassò in fretta i pantaloni e appoggiò il mento sul pube scuro della ragazza nera che protestava mollemente.
    
    Approfittando del fatto che mi trovavo alle loro spalle, mi avvicinai ancora di più, avanzai di un metro nell'oscurità, carponi. Sara stava leccando i peli ricci di Rosina.
    
    «Oh, Rosina, Rosina, mi fai impazzire! Come mi piace la tua figa!».
    
    L'altra, distesa sulla schiena, si lasciò denudare passivamente. Il suo corpo muscoloso e ben fatto risaltava sul fieno chiaro. Riuscivo anche a intravvedere il bianco dei suoi occhi e, di tanto in tanto, lo scintillio dei denti, quando emetteva un grido soffocato, allargando un po' di più le cosce.
    
    Sara le sfilò le mutandine e le si sistemò davanti al sesso che prese a leccare dal basso in alto e a succhiare. Rosina si inarcò per offrirsi meglio, poi piegò pudicamente le ginocchia avvicinandole al seno. Si mordeva le labbra e spalancava gli occhi, sospirando rumorosamente e tremando dalla testa ai piedi.
    
    «Saraaaa! Oooh! Che bello! Mi piace quando me lo fai! E come lo fai bene, brutta porca! Non smettere....! »
    
    Lo schiocco delle ...
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