Sorpresa al lavoro
Data: 12/02/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Mads19, Fonte: Annunci69
... bene quello che succedeva intorno a me: il capo chiamò al telefono il suo cliente, dicendogli che il problema era risolto e che presto avrebbe avuto ciò che desiderava… Bastardo! Mi stava trattando come un oggetto, senza un briciolo di dignità. Appena avessi potuto, gliel’avrei fatta pagare… anche se, vista la situazione del momento, non avevo assolutamente idea di come avrei fatto.
Il “pacco regalo”, con me dentro, fu caricato sul furgone e, dopo un po’, giunse a destinazione. Capii che ci eravamo fermati e che mi stavano facendo scendere, ma, ovviamente, non avevo la più pallida idea di dove potessi trovarmi. Magari nella hall di un albergo… Certo, perché no? Da qualche parte dovevano pur dormire quei russi! Cominciai allora a dimenarmi più forte che potevo, mugolando il più possibile contro il mio bavaglio: se ci fosse stato qualcuno nelle vicinanze si sarebbe accorto che dentro quella scatola era tenuta prigioniera una persona!
Il pacco fu posato per terra, ma le mie speranze di salvezza si rivelarono subito del tutto infondate: potei distinguere chiaramente la voce di uno dei miei “accompagnatori” mentre parlava, suppongo, con uno dei collaboratori del boss: - Ecco il regalo per il vostro capo: come potete vedere ha posto un po’ di resistenza, ma ora è tutto a posto…! - Niente da fare, ero in una casa privata, come poi ebbi modo di rendermi conto più tardi.
- Bene, sono sicuro che il capo resterà molto soddisfatto per la vostra gentilezza. Grazie e buonanotte! ...
... - rispose l’altro, col suo accento dell’Est.
- Buonanotte… e buon divertimento! -
I miei mugolii non erano serviti a nulla neanche stavolta… non potevo far altro che prepararmi a subire i “giochi” di quello sporco maniaco! Sentii che la scatola fu sollevata di nuovo: pensai che mi stessero portando nella camera del boss, e pochi minuti dopo ebbi la conferma che stavolta, purtroppo, non mi sbagliavo.
Quando la scatola si riaprii mi trovai di fronte lo sguardo allupato di quel porco… mi guardava con due occhi vogliosi che non promettevano niente di buono, almeno per me! Mi afferrò con le sue brutte braccia pelose per tirarmi fuori; io provai a ribellarmi, ma, in quelle condizioni, non potei fare più di tanto, e lui non ci mise molto ad avere la meglio sulla mia resistenza.
Mi posò sul suo letto, e fu la cosa più delicata di quella sera, dopodiché dette sfogo a tutti i suoi peggiori istinti: cominciò ad infilarmi le mani dovunque, e a me più che mani parevano proprio gli artigli di un orco. Cominciai a dimenarmi e mugolare ancora più forte, per manifestare il mio disprezzo nei suoi confronti, ma questo, naturalmente, non fece altro che eccitarlo ancora di più. Continuava a tenermi una mano sotto la camicetta, e a palparmi il seno senza sosta… i miei capezzoli erano già diventati duri e turgidi, e allora cominciò a spogliarmi con una foga incredibile: sbottonò la camicetta, quasi strappandola, e mi tirò giù il reggiseno con violenza. Le sue mani ruvide e la sua bocca ...