1. Tua…(Capitolo 9)


    Data: 11/02/2022, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Sensazioni Tradimenti Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu

    ... la pizzica. “C’è un tizio al tavolo di fronte che continua a fissarmi”, mi dice Jay sottovoce. “Dove?”, chiedo. “Lì, in fondo”, risponde, facendomi intuire la posizione col suo sguardo. Mi giro, cercando di non dare nell’occhio e favorito dal fatto che Jay ed io siamo seduti di fianco. Vedo il tizio. É insieme ad un amico, stanno parlando, ma i suoi occhi sono fissi su Jay. Faccio finta di non guardarlo. “Beh, ha buon gusto il ragazzo, se ti fissa in quel modo. E comunque credo sia molto attratto dalle tue gambe”, dico a Jay, riferendomi al fatto che il vestito le arriva a metà coscia. “Dici?”, chiede Jay. Vedo il classico sorriso malizioso. Divarica leggermente le gambe. “O forse è interessato al tuo intimo”, aggiungo. “Impossibile”, risponde Jay. “Allora divarica di più, così lo aiuti a vederlo”, stuzzico Jay. “Impossibile. Ho lasciato le mutandine a casa”, risponde Jay. Mi giro di scatto. Ride. Solleva le spalle, mi mostra di nuovo la lingua. La vedo allargare le gambe in maniera vistosa. Il ragazzo in fondo spalanca la bocca. Jay si alza. “Andiamo?”, mi chiede. Lascio sul tavolo una banconota che copre abbondantemente il conto e usciamo. Raggiungo Jay e la prendo per mano. “Inizi a prenderci gusto?”, le chiedo, divertito anche io. “Beh, il pezzo di sopra mi è stato vietato. Avendo poco da indossare, può capitare di dimenticarsi qualcosa”, risponde lei, con aria innocente. Ho già voglia di scoparmela, ma so che oggi mi farà impazzire, soprattutto dopo quello che è ...
    ... successo stamattina. Arriviamo nella zona del mercatino. É affollatissima. Iniziamo a guardare le bancarelle. Le prime sono piene di prodotti tipici: salumi, formaggi, verdure e frutta. Passiamo avanti, non senza notare diversi sguardi rivolti a Jay. La guardo anche io, pensando a quanto oggi mi abbia già provocato con le sue azioni e il suo modo di essere. Ora so che non indossa intimo. E realizzo che la vedrò girare di fronte ai miei genitori in quel modo, con il seno libero e la figa al vento. Ho il cazzo che mi esplode al solo pensiero. Jay si gira a guardarmi. “Mi sta venendo fame, con tutti questi odori”, mi dice. La guardo intensamente. “Io ho fame da come ci siamo svegliati”, le rispondo. Ride. “Non intendevo quella fame!”, ribatte. Poi si gira nuovamente a guardarmi, quasi come se volesse irridermi: “Insaziabile”, mi dice. Accelero il passo per raggiungerla, visto che è un paio di passi più avanti di me. Le metto una mano sul fianco, cingendola da dietro, e camminiamo appiccitati l’uno all’altra. “Mica è colpa mia se mi fai impazzire”, le dico. “Mica è colpa mia se mi fa impazzire il modo in cui mi guardi”, commenta lei. “Perchè come ti guardo?”, le chiedo. “Mi guardi in un modo in cui mi metti voglia di stuzzicarti sempre di più”, risponde. “Anche ora?”, chiedo, curioso. “Soprattutto ora! Ale che dici, quella può andar bene?”, mi chiede, indicando una bancarella. Alzo lo sguardo. Vedo la bancarella di un ragazzo di colore, che però espone gonne e vestitini che mi sembrano ...
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