1. M’s story. Capitolo 3. Mansarda, nido d’amori


    Data: 07/01/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: LaraS, Fonte: RaccontiMilu

    ... a tremare leggermente e piantarmi le unghiette sulle cosce: aveva avuto subito un bell’orgasmo. Cercavo di muovermi poco, volevo che lo facesse lei, che il suo desiderio di sesso fosse spontaneo. L’uccellino di Luigi entrava completamente e senza fatica nella bocca di M.: dopo due appena colpi, Luigi le esplose in gola con un “Aaaahhhh…!”. M. mandò giù tutto senza togliere il pene dalla bocca e sembrò eccitarsi di più: come speravo, prese a muoversi restando seduta su di me.
    
    Le accarezzavo le tettine e le belle gambe velate dalle calze, cercavo di distrarmi, volevo portarla ancora all’estasi. M. continuava a tenere il pene ormai moscio del fidanzato in bocca muovendosi lentamente e continuando a mugolare. Passarono 3-4 minuti, Luigi era ipnotizzato da quello che vedeva ma non si muoveva. Spostai una mano da davanti a dietro, insinuandola tra il sedere di M. e il mio pube, mentre con l’altra continuavo ad accarezzarle prima una e poi l’altra tettina. Mi insinuai un po’ sotto di lei, fino a sfiorarle il fiorellino posteriore. Dopo qualche carezza, spinsi delicatamente un dito dentro il suo culetto. Ecco, ce l’avevo fatta: M. ebbe il suo secondo orgasmo… presi a muovermi anch’io, facendola sobbalzare su di me. Approfittando del suo momento di passione, mentre la sbattevo in profondità, le dissi: “Dai, chiamo un nuovo amico per te”. Restò un attimo paralizzata, ma avevo scelto il momento giusto e continuai: “Anche lui sarà un tuo padrone. Cerca di fare la brava e non ...
    ... preoccuparti: è una bravissima persona. Se non te la senti lo capiremo e si fermerà. Non ti costringerò ad essere sua schiava se non vuoi”. Con lo sguardo sognante per i colpi che prendeva mi sorrise, l’avevo convinta e tranquillizzata. Mi rilassai anch’io e mi lasciai andare, riempiendola tutta di cremina.
    
    Rialzatala, la feci stare un po’ ferma, per farle sentire colare lo sperma lungo le cosce. Poi le diedi una sculacciatina affettuosa e dissi: “Ora vai di là in bagno, puoi pulirti, ma poi stai al buio, a fare l’esercizio di ripensare. Ti chiamo tra un quarto d’ora. Vai, sei stata bravissima: siamo tanto contenti di te e vedrai che al mio amico ti piacerai e sicuramente sarai degna di servirlo”. Arrossì, dolcissima come sempre, e sorrise di nuovo, stavolta anche a Luigi, tornò in ginocchio e strisciando andò in bagno.
    
    Si erano fatte ormai le 18.00: il mio amico Daniele sarebbe arrivato tra poco. Luigi ed io ci riassestammo e mettemmo un po’ in ordine. Lo tranquillizzai raccontandogli qualcosa del mio amico in arrivo: se da un lato era una persona educata e pulita, dall’altro era un vero padrone, per tante cose più esperto di me. “Ok” disse Luigi a tornando a sorridere. Bevemmo qualcosa e gli feci notare che solo un mese prima non avrebbe neanche lontanamente pensato di poter vedere uno spettacolo come quello appena conclusosi. “E’ vero, scusa, è che vorrei ancora vederla tante volte come prima su di te… è una cosa che mi fa impazzire”. “Non è solo molto carina, è anche molto ...
«12...567...10»